rassegna stampa

Roma per sé e per la Juve. 2° posto a tiro

La Roma consegna di fatto lo scudetto agli storici rivali bianconeri e avvicina un secondo posto che rappresenterebbe un miracolo sportivo

Redazione

La Roma vince e la Juve ringrazia. Quinto scudetto consecutivo ricevuto dalle mani di Radja Nainggolan, autore della rete decisiva. Proprio lui, che sui social ha battagliato spesso coi tifosi bianconeri. Per il Napoli è una sconfitta pesante ed ora gli azzurri devono entrare nell'ottica di difendere il secondo posto dall'assalto della Roma. Sarri ha il vantaggio del calendario - deve incontrare Atalanta e TorinoFrosinone -mentre Spalletti avrà Genoa e Milan fuori casa e il Chievo all'Olimpico. Ma la storia del calcio abbonda di finali che sembravano scontati e che hanno preso altre strade. Massima allerta nei dintorni del Vesuvio: il terzo posto sarebbe una grande delusione.

Tutti ci aspettavamo una partita aperta e piena di gol ma abbiamo dovuto ricrederci. Infatti, se per un’ora e mezza le emozioni sono state centellinate, il merito è da attribuirsi a Luciano Spalletti che ha piazzato Nainggolan nell’insolito ruolo di attaccante. Scelta che premia la Roma dato che il gol che spacca lo 0-0 l’ha segnato proprio il q. All’andata Garcia si era chiuso a riccio, al ritorno Spalletti voliva sporcare, annacquare e disturbare il gioco di Sarri alle radici, togliergli l’alimentazione della prima palla, che conta molto perché avvia l’azione. Una mossa retrograda (un centrocampista attaccante non è mai un bel vedere) che però ha dato i suoi frutti.

Totti, come il Re negli scacchi, si muove un passo alla volta. Perché la regalità non invecchia e per la quarta volta di fila la partita della Roma è stata indirizzata dal piede sovrano di Totti. Spalletti l’ha fatto entrare al 36’ della ripresa, sullo 0-0 e il capitano ha cambiato la Roma. Ha messo in porta Salah con un lancio millimetrico e ha avviato l’azione della rete con un invito soffice per Pjanic, da cui ha preso origine la trama che ha portato all’1-0. Per la quarta partita consecutiva Totti ha cambiato il destino della partita della Roma, ed ora il rinnovo non sembra più fantascienza.

I segnali, per il Napoli, non sono così positivi: terza sconfitta di fila in trasferta e Insigne relegato in panchina ancora una volta. All’Olimpico non si è visto un brutto Napoli pecrchè quando il portiere avversario risulta essere il migliore in assoluto, la sconfitta è dura da mangiare giù. Il miglior Napoli, però, è un’altra cosa e adesso deve ripartire. Perché il terzo posto saprebbe di beffa.

(S. Vernazza)