L’impressione è che con Spalletti, rispetto all’inizio della stagione, la Roma stia chiudendo la porta. Lo dicono le cifre, mentre dagli Usa il presidente Pallotta ribadisce come per la prossima stagione voglia rafforzare ulteriormente la difesa.
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Roma, ora è la difesa al centro del villaggio
L’allenatore toscano ha cominciato a lavorare molto sulla fase difensiva e in due partite di campionato della sua gestione (contro Sassuolo e Palermo) la rete di Szczesny è rimasta inviolata
L’allenatore toscano ha cominciato a lavorare molto sulla fase difensiva e in due partite di campionato della sua gestione (contro Sassuolo e Palermo) la rete di Szczesny è rimasta inviolata. Le medie infatti raccontano come i gol in Serie A subiti siano passati da 1,16 a 0,71, le reti in area da 0,84 a 0,71 e i tiri nello specchio da 4,22 a 3,86. Merito forse anche di una linea del fuorigioco più bassa (da 26,3 a 23,7 metri), senza contare il leggero miglioramento anche delle palle recuperate (da 58,74 a 59,43).
Il mercato passa soprattutto dal futuro di Sabatini. Di lui Pallotta ha detto: «Mi piacerebbe se restasse. Ha ancora un anno di contratto. Noi litighiamo spesso, ma subito dopo siamo amici come prima». Com’è noto, il d.s. ha già comunicato di pensare all’addio ma l’ultima parola non è ancora detta. Ovvio che la Roma sia ambita e così ieri cominciavano a filtrare nomi di possibili successori. I più gettonati sono quelli di Paratici (ora alla Juve) e Carli (Empoli), senza contare le voci su Pierpaolo Marino e Filippo Fusco (entrmabi ex Napoli), Corvino (Bologna), e Branca (ex Inter), ma ufficialmente da tutti i fronti piovono smentite. Se Sabatini andrà via, non è escluso che continuerà ad orbitare intorno alla Roma. In questa ottica, a Boston sembra essere sempre più apprezzato il lavoro sottotraccia che svolge Alex Zecca, la cui esperienza di calcio internazionale sta sorprendendo molti addetti ai lavori. Perciò, se Sabatini deciderà davvero per l’addio, nessuna meraviglia che la successione possa essere già all’interno di Trigoria.
(M. Cecchini)
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