In un momento in cui a Trigoria allenatore e dirigenti fanno quadrato intorno alla squadra, a restituire un po’ di ottimismo a Totti e compagni ci pensa l’Europa. Non intesa come Champions (per quello appuntamento al 10 dicembre per la sfida col City), ma come rapporto tra la competizione più prestigiosa e i vari campionati. Il dato è chiaro: chi va bene in Europa, vedi Dortmund e Arsenal, soffre in patria. O viceversa, vedi il Benfica. Tolte le corazzate candidate alla vittoria finale - Real Madrid, Barcellona, Bayern e Chelsea - che lasciano agli altri solo le briciole, la Roma si può consolare osservando che è ancora in corsa sia per il passaggio del turno, sia per il primo posto in Serie A. E questo, ai giocatori, è stato fatto notare più volte.
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Roma, il modello Atletico. Dietro le stelle c’è posto
«Niente è perduto, anzi, tutto può ancora essere conquistato», è il mantra che ripetono al Fulvio Bernardini i dirigenti e Garcia
COME L’ATLETICO«Niente è perduto, anzi, tutto può ancora essere conquistato», è il mantra che ripetono al Fulvio Bernardini i dirigenti e Garcia. Mettendo il naso fuori dall’Italia (dove la Juventus è prima in campionato e seconda nel girone di Champions, a un passo dalla qualificazione), la Roma ancora una volta guarda l’Atletico Madrid. La squadra di Simeone è già agli ottavi e in campionato è terza a 26 punti, 4 in meno del Real. Il tutto, ovviamente, dopo aver vinto la Liga un anno fa ed essere arrivata a un soffio dalla conquista della Champions, pur non avendo a disposizione i soldi dei cugini di Madrid e del Barcellona, altra squadra già agli ottavi e seconda in campionato a 2 punti da Ancelotti. Non pervenuto il Bilbao: nono in campionato a 15 punti, attualmente terzo (e fuori dagli ottavi) in Champions nel gruppo dominato dal Porto, terzo in campionato.
IN CRISI I casi più eclatanti di squadre che vanno bene in Coppa ma pagano dazio al campionato vengono dall’Inghilterra e dalla Germania. Se è vero che il Liverpool e il Galatasaray sono in crisi in entrambe le competizioni, quello che sta succedendo in casa del Dortmund di Immobile ha del clamoroso. Girone di Champions dominato (sino al k.o. con l’Arsenal) e qualificazione in cassaforte, classifica in Bundesliga disastrosa: sedicesimo posto, 11 punti e piena lotta retrocessione. Va solo leggermente meglio all’altra qualificata del gruppo D, l’Arsenal, che in Premier è ottava a 17 punti. Sempre in Premier, il City è riuscito a rimanere in corsa per il passaggio agli ottavi in Champions, ma in campionato soffre ed è già a meno 8 dal Chelsea.
LEVERKUSEN OK È invece quarto, a meno 10 dall’inarrivabile Bayern, il Leverkusen, che però in Coppa è primo nel gruppo C, parecchio combattuto, visto che i tedeschi hanno 9 punti, il Monaco 8 e lo Zenit 7. Fanalino di coda, a 4, è il Benfica, primo però nel campionato portoghese. I francesi, invece, in Ligue 1 sono lontani dal Marsiglia capolista, distante 11 punti. L’ex squadra di Ranieri è ottava, il Psg di Blanc è invece secondo, a meno 1 dai rivali, che però non hanno la Champions. Ibra e compagni invece sì e si giocheranno il primo posto del gruppo F con il Barcellona. Dietro di loro, il vuoto. Ma considerando che le altre due squadre erano Ajax e Apoel forse non c’era neanche bisogno di specificarlo.
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