Impossibile, per i romanisti, non cambiare stato d’animo e sentimento quando Vermaelen viene espulso: il difensore out, fuori Perotti, dentro Emerson Palmieri, inizia la sofferenza. Ma la Roma guidata dal ringhio di Strootman («il diavolo di fronte a Espirito Santo») e da un De Rossi«vecchia maniera», dà modo ai tifosi di essere tutti uniti come, almeno sui social, non si vedeva – e leggeva – da un po’. Tutti davanti alla tv (compreso l’infortunato Rüdiger e la famiglia Dzeko, figlia di pochi mesi inclusa), ognuno con il fiato sospeso, ad esultare per il gol annullato al Porto come se fosse un’altra rete giallorossa. «Uniti», scrive Alex, mentre tale Recanati sintetizza così: «Esse romanisti, che infarto ogni partita».
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«Roma, grande cuore. E il 23 tutti allo stadio»
Tanta sofferenza per i tifosi giallorossi alla prima partita di questa nuova stagione
La Roma resiste, nonostante sia in debito d’ossigeno visto che è soltanto il primo impegno ufficiale della stagione, e l’applauso a fine partita è unanime. Per le critiche magari ci sarà tempo e modo oggi, ieri sera invece soltanto «cuore e orgoglio». Resta da vedere se questo sentimento si tradurrà, sabato ma soprattutto la prossima settimana al ritorno, in un Olimpico magari meno freddo degli ultimi tempi. È l’auspicio di Simone: «Sarà una guerra, serviremo tutti». Esagerato, ma lo stadio pieno darebbe una mano.
(C. Zucchelli)
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