Da una parte Rudi Garcia, che parla per quasi un’ora da solo con squadra e staff tecnico e ribadisce ai calciatori che non ha "intenzione di mollare, se voi siete con me". Dall’altra la società, che arriva a Trigoria di prima mattina e, in attesa di altre riunioni in video conferenza con Boston, prende tempo.
rassegna stampa
Garcia, gelo che sa di addio. Pallotta sceglie: Lippi in pole
Confronto tra il tecnico e i giocatori, che hanno confermato il loro appoggio a Garcia. La società temporeggia e tace, ma prende corpo l'idea esonero. A Pallotta l'ultima parola
Nessun manager italiano proferisce parola da ieri, la Roma temporeggia, aspetta e la situazione è surreale: i tifosi sono imbestialiti e si sfogano tra radio e social network, squadra, staff e dirigenti vivono come sospesi e in tutto questo, stasera, è in programma la grande festa di Natale (con finalità benefiche) insieme agli sponsor. Sembra paradossale, ma dalle 20 Garcia potrebbe ritrovarsi faccia a faccia con tutto il gruppo e con gli stessi dirigenti che, in queste ore, stanno decidendo il suo futuro.
La parola finale spetta a Pallotta, non fosse altro per i 2.5 milioni di ingaggio netti che il tecnico ha garantiti fino al 2018 ed è con lui che i dirigenti si stanno confrontando: il presidente ieri si è limitato a scusarsi e a dirsi "disgustato", di Sabatini, Zanzi e Baldissoni, ufficialmente, neanche l’ombra. Lavorano e cercano di capire cosa fare: fino a ieri la linea era quella di aspettare la partita col Genoa per valutare con calma da lunedì, nelle ultime ore si sta facendo strada la convinzione che prima si cambia e meglio è. E il nome di Marcello Lippiè in pole position.
(Gazzetta.it - Chiara Zucchelli)
© RIPRODUZIONE RISERVATA