rassegna stampa

Roma, ecco le magie di re Mida Monchi

Il d.s. ha trasformato in oro le compravendite del Siviglia, che in 10 anni ha ottenuto 14 finali e 9 titoli

Redazione

«Non ci sono acquisti falliti, ma rendimenti deludenti». Questa è una delle frasi preferite di Monchi, il re Mida del Siviglia in procinto di portare la sua enorme conoscenza al servizio della Roma. Tanti affari meravigliosi ma nahce alcuni fallimenti: Konko, Arouna Koné, Llorente, Konoplyanka, Acosta, De Mul, Mosquera, Cigarini, Immobile per citarne alcuni. Monchi rifiuta il termine perché è un signore e perché non dà mai le colpe a un giocatore ma a se stesso e al club: «Prendiamo Arouna Koné – ci diceva – da noi non ha funzionato, è andato al Levante e ha fatto 17 gol. Non era colpa sua. O Konoplyanka: dopo due mesi voleva buttarsi giù dal terrazzo, non si è adattato. Quando prendi un calciatore il fattore umano non è calcolabile».

Negli ultimi 10 anni sono arrivate 14 finali e 9 titoli. E soldi a palate. Dalla top di miracolose compravendite abbiamo escluso i canterani: solo con le vendite di Sergio Ramos, José Antonio Reyes, Jesus Navas, Alberto Moreno e del laziale Luis Alberto (gli ultimi 4 sul proficuo mercato inglese) il Siviglia ha incassato altri 104 milioni.

Comprare bene, vincere, vendere meglio, ricomprare, rivincere, rivendere: è il circolo virtuoso di Monchi che infatti sul podio dei colpi migliori mette Dani Alves, Kanouté e Luis Fabiano, anche se gli ultimi due non sono stati rivenduti a scopo di lucro: «Però ci hanno fatto vincere, e in curva non fanno striscioni per le plusvalenze – ride –. Siamo una squadra, non un negozio».

LE MAGIE DI MONCHI

Palop, Alves, Medes, Vidal, Keita, Krychowiak, Rakitic, Kondogbia, Baptista, Bacca, Gameiro

(F. M. Ricci)