«La migliore difesa è l’attacco». Ecco, numeri alla mano, è assai probabile che questa sarà la filosofia della Roma domani, nel delicato match di ritorno del preliminare di Champions col Porto.
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Roma e quei gol dal mondo per rivedere la Champions
Dzeko, Salah e Perotti subito in rete all’esordio. Spalletti non vuole difendere l’1-1 di Oporto, dunque spazio ai tenori di tre continenti diversi
Logico che l’1-1 in trasferta agevoli i giallorossi, a cui per passare il turno basterebbe un semplice 0-0. Ma nei prevedibili spazi che la squadra portoghese dovrebbe concedere col passare dei minuti, è sicuro che l’attacco romanista sarà chiamato a scatenarsi per provare a chiudere il match prima del 90°, anche perché la difesa – a prescindere dall’allenatore – storicamente non sembra essere il pezzo forte dell’argenteria giallorossa.
Come riportato nell'edizione odierna de "La Gazzetta dello Sport", contro l’Udinese sono andati in gol tutte e tre le punte che presumibilmente saranno chiamate ad essere titolari domani, ovvero Salah, Dzeko e Perotti. All’appello giallorosso, insomma, manca solo El Shaarawy. Il Faraone però non è fuori dei giochi perché, oltre alla solita predisposizione al sacrificio, non vede l’ora di iscriversi al tabellino marcatori. A proposito. In panchina ci sarà anche capitan Totti, perciò meglio che la Roma passi il turno per non fargli lo sgarbo di dire addio alla Champions così presto.
(M. Cecchini)
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