Inutile stupirsi dei cambiamenti. Ad esempio, dall'opposizione del Movimento 5 Stelle che tuonava contro il nuovo stadio della Roma si è passati alla sindaca affacciata dal Campidoglio col presidente Pallotta. Con queste premesse la Roma si appresta ad affrontare l'esordio in Europa League contro il Viktoria Plzen. Spalletti cambierà mezza squadra anche se non si può prendere sotto gamba una squadra che ha vinto in patria 4 degli ultimi 6 campionati. «Siamo pronti per la Roma - spiega il tecnico Pivarnik -, giocheremo sulle fasce provando a evitare il contropiede». Spalletti, invece, dà fiducia al turnover: «Abbiamo a disposizione più di 11 titolari, quindi una rosa per cambiare qualche elemento nelle diverse competizioni senza usurare sempre gli stessi. Certo però che occorre continuare a giocare un buon calcio e cercare di vincere».
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Roma, è l’ora del turnover. Spalletti: «Totti? Ha un’età»
A Plzen il tecnico cambia mezza squadra rispetto alla Samp: «Su Francesco non prometto niente, sarà la partita a decidere»
Come riportato nell'edizione odierna de "La Gazzetta dello Sport", largo ad Alisson, Paredes, Iturbe, Dzeko e Fazio che – avendo vinto per ben tre volte l’Europa League – ricorda come il riuscirci «apra le porte della Champions». Secondo Spalletti: «La Champions è la competizione più pregiata e l’abbiamo persa, ma l’Europa League è importante lo stesso. Ovvio che per ora il paragone stride, ma se riusciamo ad accedere alle fasi finali diventerà bellissima e noi ci dobbiamo tenere». La difesa è il reparto da migliore ma il tecnico avverte: «Anche se stavolta il reparto ha delle novità e non sarà affiatatissimo, dobbiamo e possiamo fare meglio». In Repubblica Ceca si chiedono se Totti sarà della partita: «E’ il più conosciuto, giocherà?». Risponde Spalletti. «Anche da noi è il più conosciuto ma non posso promettere niente. Sarà la partita a decidere, ho tanti giocatori forti. Francesco è forte, anzi è un genio. Nel calcio il talento fa cose che agli altri non riescono, il genio fa cose che al talento non riescono. Totti è un piacere vederlo, il problema è l’età che ha. Dispiace a tutti, bisogna essere bravi nel saperlo usare». Per farlo occorre una Roma in partita: «Il rombo è un sistema di gioco che noi sappiamo fare, ma occorre essere bravi a comandare il gioco, altrimenti si soffre sulle fasce, anche perché il Viktoria è una squadra forte». Il tecnico si è espresso anche sul caso Nainggolan: «Spesso si domanda: lavorare a Roma è particolare? Sì, è tutto più intenso, è tutto doppio. Così noi dobbiamo essere pronti a raddoppiare anche noi stessi nelle qualità che si mettono in campo. Dipende da noi, non dobbiamo chiedere niente al nostro pubblico. Siamo noi che dobbiamo tirarlo dentro attraverso un comportamento forte, poi di sicuro la gente parteciperà. Radja è forte e ha fatto vedere di esserlo, ma se Totti accende qualcosa nell’animo della gente, io devo cercare altri calciatori che facciano la stessa cosa. Il paragone è con lui». Confronto forte. Speriamo non intimidisca.
(M. Cecchini - D. Stoppini)
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