Da quando si è ripreso Kevin Strootman non si è fermato mai. Nella Roma, dove in campionato ha giocato 619 minuti, ma anche nell’Olanda. Rispetto al periodo pre-infortuni, come scrive Andrea Pugliese su La Gazzetta dello Sport, adesso Kevin è un giocatore diverso. Forse meno fisico, sicuramente più completo. Un altro tipo di calciatore rispetto a prima, ma comunque sempre terribilmente efficace e utile.
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Roma, c’è Strootman 2.0. Adesso l’olandese è tutt’altra «lavatrice»
ll nuovo Kevin usa meno il fisico ma è più completo: vince il 38% dei contrasti, ma intercetta tanti palloni e regala passaggi chiave
C’è uno studio di Wyscout, in tal senso, che è sufficientemente esplicativo. Oggi Strootman vince 2,59 contrasti a partita, che di per sé non sarebbe neanche un brutto dato, tutt’altro, se non fosse però che sono appena il 38% dei contrasti effettuati dall’olandese. E' anche molto più bravo nelle coperture delle linee di passaggio, negli aiuti difensivi e nel saper giocare di posizione. Di fatto, oggi intercetta una volta e mezzo i palloni di prima. Merito, appunto, della sua trasformazione. E di una crescita tattica dovuta ai suggerimenti di Spalletti, che spesso gli chiede di coprire lo spazio lasciato libero dal terzino che spinge.
Tutto ciò, di conseguenza, farebbe pensare anche a uno Strootman più difensivo che offensivo, almeno come posizionamento. Tanto è vero che in questo avvio è cresciuta anche la sua attitudine ai passaggi lunghi (5 i tentativi di media contro 3,92 di prima, 4 quelli riusciti contro 2,96). E invece eccola qui l’altra trasformazione dell’olandese. Nel suo essere più completo di prima, oggi Kevin è in grado di regalare in media 2,07 passaggi chiave a partita.
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