rassegna stampa

Rinnovo o addio? Così si intreccia il futuro di Luciano e del Capitano

Pallotta ora è vicino a Spalletti, ma se nel faccia a faccia con Totti, previsto ai primi di marzo, si ricreasse il feeling, questo metterebbe a rischio la permanenza del tecnico a giugno

Redazione

Se la politica è l’arte del possibile, il calcio investe troppo i sentimenti per immaginare scenari infinitamente lontani dai punto di partenza. E allora eccoli: 1) Totti ha 39 anni ma vuole continuare a giocare. 2) Pallotta gli ha concesso carta bianca sul continuare o meno 3) Totti ha già un contratto firmato come dirigente per 6 anni. 4) Il presidente vuole proseguire il rapporto con Spalletti.

Pallotta probabilmente è il dirigente della Roma con cui Totti ha il rapporto migliore e tutti hanno sempre pensato che – anche per ragioni di marketing – avrebbe gradito il rinnovo.

E allora gli scenari possibili sono diversi. Il primo è che il presidente, giudicando le parole di Totti fuori luogo, a marzo comunichi la decisione di non rinnovargli il contratto ma di volerlo in ogni caso tra i dirigenti.

Pallotta ora è vicino a Spalletti, ma se nel faccia a faccia con Totti, previsto ai primi di marzo, si ricreasse il feeling, questo metterebbe a rischio il punto 4. Da Trigoria, infatti, filtra chiaro come – se non avesse il controllo dello spogliatoio – Spalletti potrebbe dimettersi.

Valutando la terza ipotesi c’è persino chi sospetta che Totti abbia avuto l’ok per mandarlo allo sbaraglio. Come dire: suicidati mediaticamente, così il discorso rinnovo finirà qui.

(M. Cecchini)