(Gazzetta dello Sport - S.Cieri) I tabù da infrangere, le rivincite da prendersi e la voglia di dare continuità alla striscia positiva (tre vittorie e un pareggio tra campionato e Coppa Italia) infilata da quando è tornato alla Lazio. E nessun retropensiero. Perché battere la Juve significherebbe, sì, fare un favore alla Roma, ma significherebbe ancor di più lanciare la sua seconda Lazio verso le mete abituali della prima: la zona Europa. E così Edy Reja non ha dubbi: «Tifare contro la Lazio in funzione anti-Roma? Ma non scherziamo neanche. Noi pensiamo unicamente alla Juve, a metterla in difficoltà, a cercare di farle uno sgambetto, anche se non sarà per niente facile. E’ la squadra più forte del campionato, ha grandissime individualità e non concede nulla agli avversari». E poi, come se non bastasse la forza dei bianconeri, ci si mette pure la tradizione negativa. Da allenatore della Lazio Reja ha battuto tutte le grandi tranne una. La Juve, appunto. E in campionato i biancocelesti non battono i bianconeri dal lontano 2003 (li hanno invece sconfitti varie volte in Coppa Italia). E poi ci sarebbe anche da vendicare il doppio k.o. di inizio stagione (4-0 in Supercoppa e 4-1 in campionato), anche se in panchina c’era Petkovic. Tutto sulla Juve, quindi, e niente retropensieri sulla Roma. Ai giallorossi Reja vuole pensare solo a febbraio. «Tre derby in una settimana (ci sarebbero in caso di qualificazione della Lazio alla semifinale di Coppa Italia, ndr)? A me piacerebbe fare questo sacrificio. Sarebbe dispendioso, ma anche affascinante. Varrebbe la pena giocarli questi tre derby ».
rassegna stampa
Reja: “Lazio, non mi preoccupo di fare favori alla Roma”
(Gazzetta dello Sport – S.Cieri) I tabù da infrangere, le rivincite da prendersi e la voglia di dare continuità alla striscia positiva (tre vittorie e un pareggio tra campionato e Coppa Italia) infilata da quando è tornato alla Lazio.
HERNANES AL CENTRO DI TUTTO Un passo alla volta, però. Prima dell’eventuale tris di derby c’è la Juve. Reja l’affronterà con lo stesso modulo tenuto a battesimo a Udine: il 3-4-2-1. Gli uomini saranno però diversi. Perché il tecnico deve rinunciare agli squalificati Lulic e Onazi e agli infortunati Ederson e Radu e perché il grande escluso (iniziale) del Friuli sarà titolare. Anzi, titolarissimo. E’ carico Hernanes dopo il gran gol con cui a Udine ha regalato alla Lazio una vittoria esterna che in campionato mancava da otto mesi. E’ carico anche perché dopo mesi di prestazioni opache si è ripreso la copertina. Ed è pure diventato l’oggetto del desiderio di club importanti. L’Inter su tutti. Difficile tuttavia che parta a gennaio. Anche perché Lotito, dopo aver pensato di metterlo sul mercato, sembra aver cambiato idea. E lo lascerebbe partire soltanto di fronte a un’offerta irrinunciabile. E forse neppure di fronte a quella se stasera Hernanes regalerà altre magie tipo quella di Udine. Lo ha promesso, il Profeta. Anche perché la Juve è una delle poche squadre che manca alla sua collezione. E di solito mantiene le promesse.
© RIPRODUZIONE RISERVATA