Il campionato torna con Bologna-Roma. Da una parte ci sarà il centravanti giallorosso del presente e del futuro. (Dzeko), dall'altra quella del passato (Destro). I due si ritroveranno l'uno di fronte all'altro per la prima volta. Per ora i due hanno in comune soltanto una cosa, come ricorda Andrea Pugliese su "La Gazzetta dello Sport": il 7% di percentuale realizzativa, la peggiore tra gli attaccanti della Serie A (insieme a Keita della Lazio). Anche se Destro è andato oltre, con quel gol ogni 874 minuti che mette un po’ malinconia (peggio tra le punte ha fatto solo Juanito Gomez, uno in 1017’ di gioco a Verona).
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Quella tra Destro e Dzeko è la sfida del gol… mancante
Da una parte il passato giallorosso, dall'altra il presente ed il futuro. Entrambi hanno in comune una statistica ben poco piacevole: il 7% di percentuale realizzativa, la peggiore tra gli attaccanti della Serie A. Ma il bosniaco appare molto più...
Destro arrivò a Roma con l’etichetta del centravanti del futuro, tanto che il d.s. Walter Sabatini ci investì su fino a 16 milioni di euro per strapparlo alla concorrenza della Juventus. Poi, però, la storia d’amore non è andata come doveva, complice anche il tormentone di quel ginocchio sinistro che non lo ha mai lasciato lavorare in pace. Così la Roma ha deciso di mandarlo altrove: prima il prestito (6 mesi a 500mila euro) al Milan, poi la cessione al Bologna (8,5 milioni di euro, più 3 di bonus). Con Rossi ha deluso, con Donadoni si è rialzato.
Su Dzeko la Roma ha puntato tutto, è lui il centravanti dei sogni giallorossi. Il bosniaco di gol ne ha segnati solo due, ma molti li ha fatti segnare: come assist (2), ma soprattutto per spazi creati, movimenti, sponde (29 quelle positive). Insomma, se è vero che finora Dzeko non ha entusiasmato in termini realizzativi, è anche vero che nel sistema di gioco della Roma è apparso spesso funzionale e decisivo. E Garcia per vincere a Bologna si affiderà soprattutto a lui.
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