Fisicamente neppure sembrava uno della Primavera, Riccardo Marchizza, un ragazzone di 16 anni che supera gli 80 chili ed il metro e 85, e invece tecnicamente è un allievo, convocato però da Garcia, che lo farà allenare con i grandi anche oggi.
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La prima volta di Marchizza. E oggi la seconda
Fisico, tecnica e duttilità non hanno colpito solo Garcia, visto che a fine mese sarà a Coverciano: in azzurro non lo avevano più considerato dopo l’esordio in Under 16 di un anno fa contro l’Austria, ora vogliono rivederlo all’opera.
Tappa importante ma attesa, di un’ascesa rapidissima: un anno e mezzo fa era il capitano dei Giovanissimi, quest’anno si è ritagliato un posto con la Primavera, che pure non lo aveva portato in ritiro, preferendogli l’altro difensore di talento dei ’98, Ciavattini. Le prime due giornate, Marchizza le ha giocate al centro della difesa degli Allievi di Coppitelli, poi è passato a quella di De Rossi, a Monaco l’investitura definitiva: titolare anche come terzino sinistro, preferito a uno specialista del ruolo come il croato Anocic, che in campionato è riserva di Sammartino ed era stato preso proprio per giocare la Youth League.
DOPPIO RUOLO Spesso chi sale sotto età viene spostato sulla fascia perché le responsabilità sono minori, ma Marchizza – al contrario di Romagnoli, che in prima squadra si ritrovò in un ruolo praticamente inedito – il terzino lo ha fatto spesso in passato, nonostante il fisico, decisamente ingombrante per il ruolo. Compensa con la tecnica: ha un sinistro molto potente e preciso, che usa per impostare da dietro, crossare dal fondo o tirare le punizioni. Fisico, tecnica e duttilità non hanno colpito solo Garcia, visto che a fine mese sarà a Coverciano: in azzurro non lo avevano più considerato dopo l’esordio in Under 16 di un anno fa contro l’Austria, ora vogliono rivederlo all’opera.
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