Miralem Pjanic è scampato alle sanzioni di Giampaolo Tosel grazie alla prova tv. Lo strumento che avrebbe potuto condannarlo per il colpo (manata? Pugno? Spinta?) sferrato al terzino dell’Empoli Mario Rui, lo salva. Graziato dall’arbitro Russo e dalla posizione, infelice, della telecamera. «Le immagini televisive — scrive il giudice sportivo — non consentono di esprimere un giudizio certo circa la rilevanza disciplinare della condotta segnalata (dalla Procura federale, ndr ). L’intenzionalità lesiva è solo presumibile, non certa», perciò, conclude Tosel, «Pjanic non è sanzionabile». Come Carlos Tevez. La Procura federale aveva tirato in ballo anche l’attaccante della Juventus, segnalando al giudice sportivo il colpo subito al capo dal difensore dell’Udinese Heurtaux, ma Tosel non l’ha ritenuta ammissibile poiché lo stesso gesto è stato rilevato e sanzionato da Gervasoni con una punizione a favore dei friulani. Nulla a che vedere con il caso Destro-Astori dell’aprile scorso, riportato alla ribalta dai romanisti: quella gomitata, costata 3 giornate di squalifica all’attaccante, non fu vista dall’arbitro, che sanzionò solo una precedente trattenuta.
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Pjanic salvato dalla… prova tv. Tevez dall’arbitro
Il bosniaco viene salvato dalla stessa prova TV che avrebbe potuto condannarlo. Squalifica di un turno per Manolas
INTERISTI Il comportamento dei tifosi dell’Inter a Reggio Emilia, invece, lo hanno visto tutti: 30.000 euro di multa (e diffida) al club per «lancio di bottiglie piene, accendini e una moneta» ad un arbitro addizionale. Quattordici, in totale, i calciatori squalificati dopo la 2a di ritorno, tutti per un turno: gli espulsi Burdisso (Genoa), Donkor (Inter), Manolas (Roma), Sansone (Sassuolo), Saponara (Empoli) e gli ammoniti Andelkovic (Palermo), Berardi (Sassuolo), Croce (Empoli), Destro (Milan), Di Natale (Udinese), Florenzi (Roma), Gazzi (Torino), Lichtsteiner (Juventus) e Silvestre (Sampdoria).
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