(Gazzetta dello Sport - M.Cecchini)Se i tifosi bergamaschi pensano ancora una volta di mostrare carrarmati (per fortuna stavolta solo di carta e di stoffa) contro la Roma;se una garanzia come De Sanctis, tradito da una zolla, viene esposto a figuraccia; se Benatia diventa per la prima volta capitano (De Rossi esce per il solito problema all’alluce); se il miglior giallorosso è un giocatore che parte dalla panchina, be’ allora vuol dire davvero che la trasferta non è baciata dagli dei del calcio. Certo, nel dopo partita le critiche di molti tifosi per l’assetto troppo prudente in avvio non sono mancate, ma a stoppare lo psicodramma sono intervenuti due elementi: il pareggio di Strootman e le mancate polemiche del sacrificato Miralem Pjanic, tra l’altro uno dei prediletti di Garcia.
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Pjanic: “Pareggio giusto. Lo scudetto? Roma in corsa”
(Gazzetta dello Sport – M.Cecchini) Se i tifosi bergamaschi pensano ancora una volta di mostrare carrarmati (per fortuna stavolta solo di carta e di stoffa) contro la Roma;
PARI MERITATO «Ieri (sabato, ndr ) ho sentito un fastidio, non pensavo di essere con la squadra — dice il bosniaco, che aveva dato la disponibilità a giocare ma Garcia ha preferito non rischiarlo —. Poi stavo molto meglio e mi sono messo a disposizione. Alla Roma comunque non sta succedendo niente. Proviamo sempre a vincere ma gli avversari sono bravi: noi facciamo il massimo; è vero che abbiamo fatto 4 partite senza successi e abbiamo abituato i tifosi a vincerle tutte, ma ci rialzeremo subito con la Fiorentina. Il pareggio comunque è meritato. Siamo venuti per vincere, poi l’Atalanta è andata in vantaggio ma siamo riusciti a recuperare. È stato giusto così. Nel primo tempo mancava la semplicità del gioco. La squadra era strana, non azzeccava più di 4-5 passaggi di fila. Nel secondo tempo, invece, la palla circolava più veloce e abbiamo avuto tante occasioni. Ripartiamo dalle cose positive, anche perché noi giochiamo sempre per i tre punti. Per questo siamo un po’ tristi, ma l’Atalanta ha giocato bene».
LA LITE Da segnalare poi il litigio che a Colantuono è costata l’espulsione. «Non so cosa sia successo davvero — dice Pjanic —. Io ero arrabbiato perché stavamo perdendo e lui ha fatto alcune cose che secondo me non doveva fare. Ci siamo arrabbiati entrambi, niente di più. Abbiamo creduto fino alla fine alla vittoria, però abbiamo pareggiato tardi e il risultato è giusto. Merito anche all’Atalanta, che ha fatto una bella partita. Il rigore di Canini? Sono cose su cui deve decidere l’arbitro, forse ancora una volta le scelte non sono state dalla nostra parte. Comunque fino alla fine penseremo allo scudetto. Ci sono ancora tante partite e proveremo a lottare contro la Juve che fa un campionato straordinario, le daremo fastidio fino alla fine». Una promessa da non sottovalutare.
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