rassegna stampa

Pjanic, gambe pesanti ma testa pensante

Quarto capitano della squadra, dopo Totti, De Rossi e Keita, unico superstite della prima campagna acquisti dell’era americana, Miralem è uno dei leader della Roma.

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«Forse siamo un po’ stanchi e fatichiamo nelle conclusioni, ma abbiamo tanta fame». Miralem Pjanic è onesto: le gambe della Roma, anche le sue, in questo momento faticano più del dovuto. Ma la testa, garantisce il bosniaco, è quella giusta. E i fischi con cui l’Olimpico ha salutato la squadra dopo la vittoria contro l’Empoli in Coppa «non ci fermeranno».

LEADER Quarto capitano della squadra, dopo Totti, De Rossi e Keita, unico superstite della prima campagna acquisti dell’era americana, Pjanic è uno dei leader della Roma. Lui lo sa, Garcia anche, nonostante il tecnico gli abbia chiesto di prendere più spesso in mano il pallino del gioco. La tecnica, d’altronde, per Miralem non è mai stata un problema. Adesso, alla vigilia dei 25 anni e alla quarta stagione in giallorosso, a Trigoria si aspettano il definitivo salto di qualità. E Pjanic si dice pronto a farlo, magari cercando di rimettere a posto il fisico, apparso piuttosto provato nelle ultime giornate. D’altronde, sta giocando tanto: è il primo dei calciatori di movimento per minuti giocati in campionato della rosa (1412’) e questo primato lo ha portato ad essere continuo come mai prima. Confrontando il suo rendimento nelle stagioni passate dall’inizio a fine gennaio, si scopre infatti che Pjanic ha giocato 2210’ in 29 gare, tra club e nazionale.

CONTINUO In passato aveva disputato più partite, 34 nel 2009-2010, ma meno minuti, 2184’. Merito del lavoro atletico e di potenziamento che ha fatto in questi mesi, che ha rafforzato i suoi muscoli. Questo però gli ha portato meno brillantezza, soprattutto in questo momento dove le tante partite giocate si fanno sentire. Ecco perché domani a Firenze la sua presenza è in dubbio: in teoria Pjanic dovrebbe riposare per far spazio a Strootman a centrocampo, in pratica Garcia è tentato dall’idea di farlo giocare lo stesso, in posizione più avanzata, dietro Totti e Iturbe, considerando che Ljajic non sta benissimo e che Florenzi potrebbe arretrare in difesa al posto di Maicon. «Qualsiasi ruolo per me va bene – ha spiegato Pjanic – e sono sempre a disposizione. Vogliamo i tre punti e vogliamo giocarci questo campionato fino alla fine. Nessuno entrerà in campo senza fame e senza voglia di vincere. Pur giocando male, come nelle ultime due partite, soprattutto nei primi tempi contro Palermo e Lazio, la squadra nella ripresa ha dato tutto per provare a vincere». La vittoria però non è arrivata, i pareggi iniziano ad essere troppi e in un momento in cui i gol faticano ad arrivare Garcia chiede ai suoi giocatori con più qualità di prendere in mano la situazione. Anche su calcio piazzato, come Pjanic ama fare, visto che negli ultimi anni in Italia nessuno ha segnato come lui su punizione.

SIRENE FRANCESI Per questo, in Europa, continua ad essere uno dei centrocampisti più cercati. Il Liverpool nelle scorse settimane ha provato ad informarsi, lo stesso avrebbe fatto il Bayern Monaco, visto che Guardiola lo vedrebbe bene nel suo centrocampo, ma è soprattutto il Psg che lo porterebbe volentieri a Parigi. Pjanic, dal canto suo, dice di stare bene a Roma e di non ascoltare quello che si dice e si scrive sul mercato, anche perché la situazione nel cub francese, dove Blanc è in bilico un giorno sì e l’altro pure, è tutto tranne che serena. Trigoria invece, nonostante la flessione di queste ultime settimane, continua ad essere un’oasi più tranquilla. Anche alla vigilia di una partita fondamentale come quella di domani.