rassegna stampa

Pericolo infiltrazioni ultrà inglesi e bulgari

La Questura mantiene alta la soglia di allerta intorno allo stadio e non solo

Redazione

Quella che ha preceduto Lazio-Roma non è stata una settimana edificante, scrive Alessandro Catapano su La Gazzetta dello Sport. In pochi giorni, abbiamo messo insieme le solite imprese da derby della Capitale: i tre calciatori della Roma più rappresentativi (Totti, De Rossi, Florenzi) sono andati a pregare i capi ultrà di rientrare in curva Sud; la società ha lanciato l’operazione allenamento al Tre Fontane senza avvisare la Questura e senza calcolare i troppi rischi per l’ordine pubblico, col risultato di aver dovuto accettare il mesto passo indietro; i giocatori della Lazio sono stati immortalati mentre ascoltavano l’arringa degli ultrà della Nord, con tanto di ammonimento finale: «Per noi è una guerra etnica».

La Questura mantiene alta la soglia di allerta. Anche perché, come evidenziato nel tavolo tecnico di ieri presieduto dal Questore D’Angelo, tra gli ultrà romani si infiltreranno «colleghi» stranieri, bulgari e inglesi di Tottenham e West Ham, con i quali i precedenti infelici non mancano, da una parte e dall’altra, qui e all’estero. Controlli e bonifiche, perciò, scatteranno già da oggi. Mentre sarà prolungata fino a domani, a ridosso del fischio d’inizio, la vendita dei biglietti per Curva e Distinti Sud, finora magrissima.