Il nuovo che avanza si chiama Rezart Taçi. A piccoli passi, per carità, sempre nell’ombra e sempre senza rilasciare dichiarazioni ufficiali, l’uomo d’affari albanese sta prendendo possesso della sua nuova proprietà: il Parma. Ormai non ci sono più dubbi: dietro la Dastraso Holdings Limited, sede a Limassol (Cipro), che ha rilevato il pacchetto di maggioranza della società emiliana, ci sono i soldi del petroliere.
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Parma, ecco Taçi: soldi e poltrona. Assalto a Borriello e Campagnaro
L'attaccante giallorosso potrebbe essere il primo rinforzo di gennaio per Donadoni.
Ed è lui stesso, in questi giorni, a manovrare i fili dell’operazione, a interessarsi delle prossime mosse, a chiedere relazioni ai collaboratori e a pianificare il lavoro. I tifosi, dopo le difficoltà economiche dell’ultimo periodo gestito dall’ex presidente Tommaso Ghirardi, continuano a mostrare scetticismo, ma è legittimo: aspettano che Taçi entri in scena direttamente, che assuma la carica di presidente e non lasci la poltrona più importante all’avvocato Fabio Giordano, legale di fiducia della holding cipriota. Si è reso conto lui stesso di qualche errore commesso nella lunga trattativa per l’acquisizione del Parma: per esempio proporre come numero uno del club l’amico d’infanzia Pietro «Petrit» Doca, gioielliere residente a Lodi, con nessun passato nel mondo del calcio, e che il giorno dopo l’investitura si è immediatamente dimesso. Una mossa azzardata, qualcosa di molto vicino all’autogol. Ora Taçi, che è in costante contatto con i dirigenti del Parma, sembra essersi convinto: serve il suo ingresso anche per dare stabilità e sicurezza a tutto l’ambiente.
MOSSE In attesa della discesa in campo, ci sono due certezze: è stato pagato il contributo Iva e sono stati saldati gli stipendi dei dipendenti. Ora devono essere messi a posto i conti con i fornitori (circa 2 milioni) e con i calciatori. Taçi intende regolarizzare in fretta tutte le situazioni, convinto che la tranquillità finanziaria sia la base da cui partire per tentare la grande impresa, cioè raggiungere la salvezza. Da abile giocatore di scacchi pianifica ogni mossa e cerca anche di prevederne gli effetti.
Organigramma Ieri sono stati resi noti i nomi dei componenti dei collegi sindacali e si è saputo che nel CdA del Parma c’è anche il direttore generale Pietro Leonardi, che ha quindici giorni di tempo per accettare l’incarico. In queste due settimane Taçi dovrà immettere liquidità per garantire ai dirigenti di operare sul mercato. Un passo è stato fatto: gli uomini della Dastraso Holdings Limited, che soltanto da ieri è finanziariamente operativa sul fronte Parma, si sono messi in contatto per il trasferimento dei fondi da Cipro all’Italia, ovviamente nel rispetto delle norme antiriciclaggio: servirà qualche giorno per completare l’operazione. Leonardi, nel frattempo, lavora per potenziare la squadra: il taccuino è pieno di nomi, tra questi anche quello di Marco Borriello e di Hugo Campagnaro.
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