rassegna stampa

Pallotta e un Totti da blindare: «Resterà per sempre alla Roma»

(Gazzetta dello Sport – A. Pugliese) – «Paura che Totti vada via? Direi proprio di no, assolutamente nessuna».

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(Gazzetta dello Sport - A. Pugliese) - «Paura che Totti vada via? Direi proprio di no, assolutamente nessuna». James Pallotta scende in campo così, a modo suo, per rassicurare i suoi tifosi sul futuro del capitano, ancora in attesa del rinnovo del contratto (in scadenza a giugno 2014). E lo fa rafforzano poi il concetto, per un futuro che vede ancora glorioso: «Giochiamo sempre per arrivare primi e sarà così anche stavolta, altrimenti non sarei un uomo di sport».

Francesco per sempre - Il contratto di Totti, dunque, l’argomento più discusso in questi giorni. «Ne stiamo parlando da un po’ dice il presidente giallorosso ma il problema non è se lui giocherà ancora un anno o due, la cosa che conta è che lui resti nella squadra e in società per tutto il resto della vita. Tutti gli argomenti di discussione vertono su questo». Già, perché Francesco nel suo contratto (firmato ai tempi dei Sensi) ha un accordo pluriennale anche da dirigente.

Champions e mercato - Poi, è chiaro, Pallotta spera di vedere presto la Roma tornare in Europa e vivere atmosfere internazionali come stanotte, dove a Kansas ha giocato l’All Star Game della Major League, «Puntiamo al primo posto, l’obiettivo deve essere questo continua Pallotta Poi, è chiaro, che se dovessimo arrivare terzi ed entrare in Champions sarei contento lo stesso. Ma gli investimenti che facciamo sono fatti per vincere». Per farlo, però, servono i campioni, come ha detto anche lo stesso Totti. «Sul mercato stiamo operando con razionalità e penso che anche i tifosi lo sappiano, il problema casomai sono alcuni gruppi di media. Abbiamo avuto un’offerta irrinunciabile per Marquinhos, ma è un ragazzo, può anche non ripetersi. Per noi è stato importante, ci ha dato tanto, ma ora abbiamo una difesa costruita con giocatori più esperti». Non farà la stessa fine Lamela, che la società sta dichiarando incedibile. Non lo è invece, e si sa, De Rossi. »E’ incredibile, in nazionale è un giocatore completamente diverso, secondo me con noi è un problema di leadership, di cui in azzurro non sente il peso. Avessimo il De Rossi della nazionale, saremmomolto più forti. Se poi riusciremo anche a tenere un attaccante forte, avremo un bel gruppo ai bordi del campo”. Ma chi è l’attaccante forte a cui si riferisce il presidente? Il pensiero va subito ad Osvaldo...