rassegna stampa

Olimpico, le barriere resteranno anche per Italia-All Blacks di rugby

Federugby , Coni e Questura hanno condiviso la scelta di non rimuovere la divisione delle curve così come le limitazioni ai parcheggi

Redazione

L’estate scorsa Vasco Rossi per le sue date all’Olimpico ottenne quello che tutto il mondo rugbistico, fino a ieri, dava praticamente per scontato: l’abbattimento temporaneo delle barriere che, ormai da due stagioni calcistiche, dividono le due curve dell’impianto, come scrive Alessandro Catapano su La Gazzetta dello Sport.

Giocò, a favore dei fan di Vasco, la pausa estiva del campionato e la necessità di migliorare la visuale del palco. Stavolta, invece, le divisioni resteranno, come le limitazioni ai parcheggi. Il contesto, cioè, in cui sabato i tifosi del rugby si muoveranno per e dall’Olimpico, sarà più o meno lo stesso cui sono costretti i tifosi di Roma e Lazio.

La scelta di mantenere le barriere è stata sostanzialmente condivisa da Questura, Federugby e Coni. Nessuno stupore, anche lo scorso Sei Nazioni si giocò con le curve divise, senza che la cosa destasse scandalo.

Tra l’altro, nessuna richiesta ufficiale è stata avanzata dalla Fir, che ha preferito concordare con la Questura un piano di mobilità straordinaria, che, pur mantenendo il divieto di parcheggiare in prossimità dell’Olimpico, accolga degnamente non solo i settantamila circa che assisteranno al match, ma anche le migliaia di persone che affolleranno la zona del Foro Italico prima e dopo la partita. Perciò, la Questura ha previsto un potenziamento dei mezzi pubblici fin dalle 7 del mattino e, questo davvero in via eccezionale, abolito i pre-filtraggi, ormai un must degli incontri calcistici. Ciò significa che chiunque vorrà partecipare alla giornata di festa (con i bambini o al terzo tempo) senza possedere un tagliando per la partita, potrà comunque arrivare proprio a ridosso dello stadio.