Oggi alle 14 le società di Serie A tornano a riunirsi per decidere a chi assegnare i diritti tv del triennio 2015-18. Le timide voci di un accordo tra i due contendenti Sky e Mediaset sono state spente da un comunicato della stessa Sky: «A oggi, prima dell’assegnazione da parte della Lega, non ci sono né le ragioni né le condizioni per accordi tra gli operatori». Quindi la strada è segnata: la Lega - deve pronunciarsi entro l’ora di pranzo di domani - prenderà una decisione. Lunedì si è formata una maggioranza forte (contrarie Fiorentina e Roma, Napoli indeciso) attorno alla proposta dell’advisor Infront di assegnare i diritti spartendo tra le due pay i pacchetti-principe, quelli con le partite in casa e trasferta di 8 squadre tra cui Inter, Juve, Milan e Napoli: il digitale terrestre a Sky, il satellite a Mediaset, cui andrebbe pure il pacchetto D, quello con gli scontri diretti di 12 squadre. Uno scenario paradossale, dal momento che i broadcaster hanno fatto le offerte migliori per le piattaforme dove attualmente non operano. Ma la Lega confida in una via d’uscita: autorizzare la sublicenza, su deroga di Antitrust e Agcom, e far sì che Sky e Mediaset aprano un tavolo e si scambino i diritti, anche se l’emittente di Murdoch fa sapere di ritenere strategico il campionato in esclusiva e non la Champions finita al concorrente.
rassegna stampa
Oggi la Lega decide sui diritti tv Sky: “Ora no accordi con Mediaset”
Comunque vada, partiranno ricorsi. La telenovela non finisce di certo oggi.
SOLDI E NON SOLO Lo scopo del venditore è duplice: massimizzare i ricavi (1078 milioni annui, +30% rispetto a ora) ed evitare possibili rilievi dell’Antitrust in tema di abuso di posizione dominante. Sono di Sky le offerte più alte per satellite e digitale, rispettivamente di 357 milioni (contro i 350 di Mediaset e i 275 di Fox) e di 422 milioni (contro i 400 di Fox e i 280 di Mediaset), mentre il Biscione ha puntato più di tutti per il pacchetto D (306). «Sky concorda con Mediaset che l’assegnazione di entrambi i pacchetti A e B a un unico operatore potrebbe essere un tema antitrust. Per questo Sky si rimette totalmente alle autorità competenti», si legge nella nota di Sky. Il senso è questo: la Lega assegni i diritti a noi che abbiamo offerto di più, poi saranno le authority a giudicare. Mediaset non risponde ma fa notare che «per la prima volta Sky ammette possibili rilievi sull’assegnazione dei pacchetti A e B allo stesso soggetto». Sul tavolo della Lega pesano la diffida di Sky e la controdiffida di Mediaset. Comunque vada, partiranno ricorsi. La telenovela non finisce di certo oggi.
© RIPRODUZIONE RISERVATA