Si torna a parlare del nuovo stadio della Roma. La scorsa settimana Luca Parnasi e Mauro Baldissoni sono stati convocati a Miami, nella residenza estiva di Pallotta, per cercare una via d'uscita. Non è stata trovata - scrive Alessandro Catapano su "La Gazzetta dello Sport" - ma ecco la "soluzione": mai più dare in pasto alla stampa date o previsioni di date. È nel momento in cui gli investimenti destinati alle infrastrutture per la comunità sono passati dai 50 dell’offerta ai 300 della richiesta, che il dossier Tor di Valle si è arenato.
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Nuovo stadio, se ne parla a primavera
Un lavoro che l’estate scorsa aveva bisogno giusto di qualche aggiustamento per arrivare alla sua versione definitiva e volare in Regione per l’ultimo tratto del percorso burocratico, ora è improvvisamente diventato un progetto enorme
Un lavoro che l’estate scorsa aveva bisogno giusto di qualche aggiustamento per arrivare alla sua versione definitiva e volare in Regione per l’ultimo tratto del percorso burocratico, ora è improvvisamente diventato un progetto enorme, complicatissimo, da rivedere: «Perché — come ad un certo punto è filtrato — abbiamo sbagliato il business plan».
Possibile? Sì, se anche l’ultima data consegnata alla Regione verrà disattesa. Un mese fa, Baldissoni e Mark Pannes si impegnarono a presentare il dossier definitivo entro questa settimana, giorno più giorno meno. Siamo a martedì e corse contro il tempo per inviare il pacchetto venerdì non risultano, anzi vengono definite «improbabili». Ora se ne riparlerà in primavera.
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