Nuova Champions con due ranking e due fasce orarie: gare alle 19 e alle 21

Tutto è pronto per la nuova Champions. E cambia anche l’orario d’inizio: dal 2018-19 si giocherà alle 19 (2 partite) e alle 21 (6 partite). L’ha comunicato ieri il neopresidente Aleksander Ceferin. Ecco tutto quello che è stato deciso, ricorda Fabio Licari su "La Gazzetta dello Sport":

Confermati 4 posti sicuri per le prime 4 del ranking (nel 2018-19 saranno Spagna, Inghilterra, Germania e Italia). Ai gruppi si qualificano direttamente in 26: le altre 6 si qualificano attraverso i preliminari dei campioni (4) e dei non campioni (2). La novità è che chi perde il secondo preliminare retrocede in Europa League (e non resta senza coppe).

Come previsto, esisteranno due ranking. 1) Uno, relativo come sempre agli ultimi 5 anni di coppe, per decidere i posti nelle coppe per nazione e le posizioni dei club nei sorteggi. 2) L’altro, quello nuovo, servirà invece per la distribuzione dei premi ai club. La previsione è di un ricavato globale di circa 3 miliardi all’anno, dei quali 2,4 alle squadre di Champions (la grande quota) ed Euroleague.

I premi saranno così composti: 15% market pool; 25% fisso partecipazione; 30% risultati nel torneo; 30% risultati storici. È stata inserita quest’ultima voce che include i risultati negli ultimi 10 anni più i bonus per i tornei vinti (facendo felici le «grandi») in base alle epoche: nell’ultimo quinquennio (12 punti Champions e 3 Europa League); dal 1992-93 (8 CL, 2 EL, 2 Coppa Coppe); prima del ’92-93 (4 CL, 1 EL, 1 CC). Nella distribuzione totale tra Champions ed Euroleague il primo torneo «girerà» al secondo 50 milioni.

Nel nuovo organigramma Uefa un italiano ora è il numero 3. Giorgio Marchetti, direttore delle competizioni, è stato promosso vice-segretario generale. Il segretario resta Theo Theodoridis.

Nel 2018 la finale di Euroleague sarà a Lione (a Kiev la Champions). La prima edizione della Nations League si disputerà nel 2018-19. La fase finale, dal 5 al 9 giugno 2019, si svolgerà in uno dei 4 paesi finalisti. Ci vorranno 2 città con stadi non inferiori a 30mila posti e distanti non più di 150 km per ospitare le due semifinali e le due finali.

Per l’Euro 2020 presto saranno noti i criteri con i quali decidere le coppie di sedi (per l’Italia Roma) dei gruppi tenendo conto di vicinanza geografica, valori sportivi e questione politiche e di sicurezza. Per l’Euro 2024 (consentita la co-organizzazione) sono state aperte le candidature: l’ospitante si deciderà nel settembre 2018.