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Nonda era un ariete. Ora fa lo speaker

(Gazzetta dello Sport – L.Guelpa) Per un predatore d’area di rigore un’assenza forzata di due anni rappresenta una limitazione intollerabile.

Redazione

(Gazzetta dello Sport - L.Guelpa) Per un predatore d'area di rigore un'assenza forzata di due anni rappresenta una limitazione intollerabile. Soprattutto se i motivi di inattività vanno ricercati tra le tante porte sbattute in faccia. Shabani Nonda sta combattendo contro lo scetticismo dei club più che contro una carta d'identità che recita 35 primavere.

IERI  L'avventura giallorossa dell'ariete congolese non lasciò un segno tangibile. Arrivò nella capitale a parametro zero per essere poi rivenduto a 1,3 milioni al Galatasaray. Plusvalenze a parte, Nonda non incise granché nel gioco di Spalletti, totalizzando 15 presenze (solo 4 da titolare) e mettendo a segno 4 gol.

OGGI  Dopo l'addio al Galatasaray nell'estate del 2010, Nonda è un uomo solo e tutt'altro che al comando. Da allora, vive tra la sua città natale, Bujumbura, la capitale del Burundi, Kinshasa e Montecarlo, dove applaude le gesta del Monaco targato Ranieri. Tutte le mattine si sveglia in attesa di una telefonata, che non arriva. «Non mi sento vecchio e posso ancora dire qualcosa di importante nel calcio», racconta. Lo ripete alla radio di Kinshasa. Raga Fm è un network tra i più gettonati nell'ex Zaire. Trasmette musica hip hop e Nonda si diletta nei panni dello speaker.

Ogni tanto, ricorda chi è e chi potrebbe ancora essere. Sembrano distanti i tempi dello Zurigo, quando l'allenatore Ponte lo ospitò nella sua casa per consentirgli di allontanare il mal d'Africa. Nonda rispose con 36 gol in 75 partite e venne ceduto al Rennes per 6 milioni di euro. In Francia l'attaccante ha sciorinato tutto il suo repertorio, giocando poi in tono minore nella Roma e con il Blackburn. Istanbul, sponda Galatasaray, avrebbe dovuto rappresentare il rilancio, ma si è trasformata nei titoli di coda di un film.