rassegna stampa

Noemi la (giallo) rossa «Davanti alla tv, caccio la mamma juventina»

Cantautrice «romana e romanista», si è affacciata al grande pubblico nel 2009, partecipando alla seconda edizione di XFactor.

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 Brividi in curva Sud: «Tre anni fa, quando ho sentito intonare “Vuoto a perdere”. Brivido doppio: la mia canzone e la mia Roma in campo. Peccato che all’Olimpico ci vado sempre meno, sono spesso a Londra, ma la fede giallorossa rimane dentro».

Noemi la rossa, energia a mille, successi a raffica, reduce dal lancio di «Se tu fossi qui», singolo e colona sonora del film «Ambo» in uscita a dicembre. Romana e romanista. «Da generazioni: nonni, zii, cugini, mio padre che da quando non posso più accompagnarlo allo stadio, organizza visioni “studiate” a casa, cioè fuori mia madre juventina e fuori quelli che secondo lui portano sfiga».

Perché la Roma è?

«É una squadra con valori diversi, Totti, De Rossi, un’umanità e una sportività rare, belle figure, calciatori all’antica. Penso alle polemiche post Mondiali, le critiche alle nuove leve-figurine, più attenti ai tagli dei capelli che allo stare in campo. Totti, De Rossi, anche Florenzi o Gervinho, mitico, fighissimo, sono persone di sostanza, amano giocare bene, dare il massimo, al di là del soldo».

La Roma vista a Londra com’è?

«Ancora più bella. Siamo un bel gruppetto di romanisti, il fulcro è un Bar Sport a Piccadilly, a volte si va a casa di qualcuno per godersela su internet. A Manchester ci sarei andata, ma purtroppo dovevo lavorare. Tutti a prendermi in giro per il gol di Totti: a 72 anni ancora che fa gol. Embè, allora, state a rosicare, vero?».

“Se tu fossi qui” Totti?

«Magari! Ci siamo incrociati un paio di volte, una al Centrale del tennis, ma poi sono timida, riservata, non mi andava di rompergli le scatole. Abbiamo sponsorizzato tutti e due il disegno di legge contro il bullismo nelle scuole, importante che ci fosse lui, ha l’appeal giusto per essere credibile».

«Se tu fossi qui» intonata all’Olimpico?

«“Se tu fossi qui”… scudetto. Sarebbe fantastico. Altri brividi. Se vogliamo, c’è una sintonia con la Roma: nel brano mi riallaccio ai pezzi classici, alla musica italiana, ma con un sound internazionale, europeo. Anche la Roma si è aperta al mondo, la proiezione americana, il percorso in Europa, pur mantenendo il suo cuore italiano. Diciamo che questo singolo è la mia Champions».