Fuori da tre mesi dal campo, da due dal suo blog. Francesco Totti non c'è, e il silenzio si sente più forte che mai, scrive Davide Stoppini su "La Gazzetta dello Sport". Il 2015 del capitano è già finito, la prossima è Chievo-Roma, 6 gennaio: nuovo inizio, chissà come sarà.
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Niente gol, niente blog. Quanto fa rumore il silenzio del capitano
Francesco Totti non c'è, né in campo né con le parole, e il silenzio del capitano si sente più forte che mai. Dopo Fiorentina-Roma il buio. Mai più una parola sulla squadra
Il 26 settembre l'ultima partita. Poi il dolore alla coscia: infortunio muscolare. Eppure Totti c’è stato anche dopo. C’è stato nelle dichiarazioni attraverso il suo blog, un appuntamento fisso dopo ogni partita, vittoria pareggio o sconfitta che fosse. C’è stato per un altro mese, poi stop. Venticinque ottobre, Fiorentina-Roma, il punto più alto della stagione della Roma, a pieno titolo nella corsa scudetto. Poi il buio. Mai più una parola sulla Roma. Un’ospitata in tv da Maurizio Costanzo, Dzeko e compagni nel frattempo vincevano il derby senza Totti, né allo stadio, neppure nei commenti post partita. Blog muto, Francesco di più.
Totti è così, è sempre stato così: non vuole sentirsi sopportato. Pareva dovesse andare a Napoli da capitano non giocatore, giusto per rientrare nel gruppo: niente. Il punto è che si sente ancora giocatore a tutti gli effetti. E non sempre, negli ultimi tempi, ha avvertito lo stesso sentimento attorno a sé a Trigoria. Sta per entrare negli ultimi sei mesi di contratto, anche di questo ha parlato con il presidente James Pallotta. Solo con lui il capitano tratta un eventuale prolungamento. Il resto è semplicemente esperienza, quella di chi le cose le capisce prima: Roma-Spezia, minuto 90, arrivano i supplementari. Totti fiuta l’aria e lascia lo stadio.
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