rassegna stampa

Nainggolan: «Sapevamo di non poter vincere qui»

Il centrocampista belga analizza la sconfitta dell'Allianz Arena.

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Alla fine si è arreso anche lui, che di natura è un guerriero e quando c’è da battagliare si esalta in campo e nello spirito. E forse si è arreso anche prima di partire, almeno a sentirlo a fine partita. «Questa era una sfida impossibile per noi, domenica sera all’Olimpico in campionato con il Torino sarà molto più importante — dice Daniele De Rossi, nell’occasione di nuovo capitano — Ce l’abbiamo messa tutta, affrontando la partita diversamente rispetto al 7-1 dell’Olimpico. Loro sono molto forti, volevamo fare meglio dell’andata».

Altra figura Se l’obiettivo era questo, alla fine è stato centrato. Ma l’impressione è che la Roma non abbia mai giocato, vittima predestinata di un Bayern inarrivabile. «Sono più bravi, lo sappiamo, le contromisure non sono bastate — continua De Rossi — Di sicuro abbiamo fatto tutt’altra figura rispetto a quel 7-1. Il Primo tempo dell’andata e la sconfitta di Napoli sono degli episodi, la Roma ci ha abituati ad altre prestazioni». E sarà fondamentale tornare proprio a quelle già dalla gara con il Torino. «Ora si riparte. Ci mancano alcuni giocatori fondamentali, ma è riduttivo parlare di quelli che mancano visto che siamo tanti in rosa. La squadra è forte anche così, può fare un grandissimo campionato».

Troppo pessimismo Con De Rossi, in mezzo al campo hanno fatto densità Keita (problema al flessore anche per lui?) e Nainggolan. «Siamo secondi avendo già giocato le due gare con il Bayern, è un’ottima cosa — dice il centrocampista belga —. Sapevamo di non poter vincere, non volevamo ripetere l’andata. Perdere 7-1 non fa piacere, stavolta li abbiamo aspettati per colpirli quando possibile. In fase di contenimento siamo andati bene, poi loro hanno un gran portiere, è difficile...». Radja, tra l’altro, è stato protagonista dell’episodio in cui si lascia cadere, a tu per tu con Neuer. «Avevo calcolato la palla diversamente, mi restava solo di cercare il contatto — dice onestamente — Non era rigore, ma intorno a noi ci sono troppi giudizi negativi: a Napoli si può perdere, ma abbiamo fatto una ripresa buona. Siamo forti, a tre punti dalla Juve, è tutto aperto». A patto che da domenica sera in casa contro il Torino si torni a giocare.