rassegna stampa

Mexes, è divorzio. Avanti su Romagnoli

Da sponde trasversali si sussurra una quotazione romanista superiore ai trenta milioni di euro, mentre viene accreditata un’offerta rossonera intorno ai diciotto milioni

Redazione

Gündogan più avanti. Ieri i riflettori rossoneri erano puntati sulla difesa, anche alla luce dell’intesa di Adil Rami con il Siviglia. Tutto lasciava credere che in via Aldo Rossi si presentasse l’impaziente Philippe Mexes, in attesa di un rinnovo di contratto. Invece la chiamata per il difensore francese non è arrivata: Sinisa Mihajlovic non ha dato il suo assenso. Un po’ per questioni tecniche, ma soprattutto per una scelta generazionale. Il serbo ha da tempo messo in cima alla sua lista il nome di Alessio Romagnoli, vent’anni, ed è convinto di far fare al club di Silvio Berlusconi un investimento che darà i frutti negli anni. Anche per questo l’eventuale rinnovo all’ultra trentenne Mexes non sarebbe stato in sintonia con i programmi di rinnovamento appena varati. È pur vero che il patron rossonero avrebbe visto di buon occhio la conferma del biondino che in questi anni ha alternato prestazioni eccellenti a rovinose cadute. È quasi un passaggio di consegne simbolico quello avvenuto ieri. Rami in rossonero s’è presentato bene nella prima stagione, poi è rimasto invischiato nelle sabbie mobili della gestione-Inzaghi. Ora è andato a trovare fortuna con il suo maestro Emery che l’aveva lanciato a Valencia. Il club rossonero porta a casa 2,5 milioni di euro (più bonus), ma soprattutto ha la possibilità di scegliere un centrale che permetta di far fare il salto di qualità al reparto.

LA TRATTATIVA - Nelle scorse settimane l’a.d. milanista Adriano Galliani ha più volte sondato il terreno con la Roma, l’ultima volta domenica con l’ennesima telefonata al d.s. giallorosso Walter Sabatini. La risposta del dirigente romanista è stata uguale alle precedenti: «Romagnoli non è in vendita». Tuttavia la vicenda è tutt’altro che chiusa. Da sponde trasversali si sussurra una quotazione romanista superiore ai trenta milioni di euro, mentre viene accreditata un’offerta rossonera intorno ai diciotto milioni. Dietro le quinte, insomma, qualcosa si sta muovendo. Anche perché nel frattempo i rapporti tra il club di Pallotta e l’entourage del giocatore non paiono eccellenti. Dopo il disguido sul permesso mancato dell’altra settimana, adesso è emersa anche la divergenza sulla questione contrattuale. Dopo la bella stagione alla Sampdoria e l’approdo nell’Under 21 azzurra Romagnoli si aspetta un significativo riconoscimento che gli permetta di abbandonare l’attuale contratto di 400 mila euro. Ma i vertici di Trigoria non assecondano (per ora) questa aspettativa. Una conflittualità pericolosa che in prospettiva potrebbe anche portare ad una clamorosa rottura. Ovviamente a Milano si tengono fuori da queste schermaglie, anche per tutelare l’eccellente rapporto sul mercato tra le due società. È altrettanto evidente, però, che Adriano Galliani sa bene come Sabatini sia obbligato ad allungare i tempi per Romagnoli. Prima deve fare la campagna acquisti e accontentare Garcia. Poi (eventualmente) si vedrà.

 

IL VIAGGIO - Ieri si sono sparse voci su un viaggio di Mino Raiola a Parigi. Ovviamente è subito scattato l’allarme-Ibrahimovic, ma dall’entourage dell’agente italo-olandese arrivano sostanziali frenate sull’argomento: un normale viaggio di lavoro nel transito in treno tra Amsterdam, Parigi e Londra. Tutto questo nel giorno in cui la stampa spagnola ha dato grande enfasi ad un presunto feeling del Real Madrid per Zlatan: anche su questo fronte gelide risposte dai rappresentanti del centravanti svedese.

IL TEDESCO - Continuano intanto i contatti con la famiglia Gündogan, anche se in via Aldo Rossi la pratica viene ovattata il più possibile. Del resto ora come ora bisogna prima cedere. L’interesse tecnico per il 24 enne centrocampista del Borussia Dortmund, comunque, è vivo. La sua candidatura va tenuta bene a mente, soprattutto in vista di agosto, il mese preferito da Adriano Galliani.