rassegna stampa

Mapei stadio aperto. Più steward e tifosi meno agenti

"Nella partita di sabato è previsto l'impiego di un quantitativo minimo di personale della Polizia rispetto ai 180 agenti che in media destiniamo a questo servizio"

Redazione

"Meno Polizia e più steward per garantire vigilanza e sicurezza negli stadi. E' l'iniziativa che la questura di Reggio Emilia e il Sassuolo Calcio hanno presentato nell'ambito del progetto pilota «Mapei Stadium sempre più uno stadio aperto» in una conferenza che ha visto come relatori Luca Vecchi, Isabella Fusiello, Raffaele Ruberto, rispettivamente Sindaco, questore e prefetto della città del Tricolore, Giovanni Carnevali, a.d. Sassuolo, RobertoMassucci, dirigente dell'Osservatorio Nazionale manifestazioni sportive e Marco Brunelli, direttore generale della Lega Serie A. Per ora è previsto solo un test, quello di domani sera per Sassuolo-Palermo: al Mapei ci saranno 40 poliziotti a garantire l'ordine pubblico insieme a 200 steward.

"RISPARMIO E FIDUCIA La dottoressa Fusiello ha spiegato il progetto: «Nella partita di sabato è previsto l'impiego di un quantitativo minimo di personale della Polizia rispetto ai 180 agenti che in media destiniamo a questo servizio. Questa iniziativa comporta un notevole risparmio di agenti, che potranno essere destinati ad altri compiti, e di costi per la comunità (in questo caso circa 30mila euro ndr)». Il Sassuolo si accolla l'onere di aumentare il suo contingente di steward che normalmente si aggira sui 150/200: domani sera saranno almeno 30 unità in più. «Da quando abbiamo acquistato lo stadio di Reggio Emilia, abbiamo abolito le barriere tra i settori, aumentato gli spazi famiglia e ampliato la tecnologia - ha spiegato Carnevali -. Inoltre, la qualità dei nostri steward è molto elevata. Con questo progetto, vogliamo lanciare un segnale di fiducia per costruire un nuovo modello di caldo sicuro. Come club siamo preoccupati davanti alla violenza che innesca il calo del pubblico. Bisogna reagire. Dopo tante parole, noi proviamo a fare i fatti».