Un gol all'andata, due al ritorno: da ieri la Fiorentina è nel cassetto dei ricordi di Mohamed Salah, che con la prestazione dell’Olimpico è come se avesse esorcizzato ogni piccolo spettro viola che gli si presentava ancora davanti agli occhi, scrive Andrea Pugliese su "La Gazzetta dello Sport".
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Mai così bene «Momo» vive il suo attimo di felicità
Altri due gol, altri due graffi per firmare la sua miglior stagione di sempre. Salah tutti questi gol non li aveva mai segnati, 11 in campionato, addirittura 12 Champions compresa. Non ci era riuscito in Egitto, né al Basilea, al Chelsea o alla...
Altri due gol, altri due graffi per firmare la sua miglior stagione di sempre. Salah tutti questi gol non li aveva mai segnati, 11 in campionato (per la prima volta è arrivato in doppia cifra), addirittura 12 Champions compresa. Non ci era riuscito in Egitto, né al Basilea, al Chelsea o alla Fiorentina. E da quando c’è Spalletti, poi, è tornato a splendere come aveva fatto a inizio stagione.
Il suo agente, Ramy Abbas, si è lasciato andare ad una serie di tweet polemici nei confronti della dirigenza viola, chiusi in spagnolo con un «Dime que se siente, tener Salah frente a frente...». E che ha fatto felice ovviamente anche Spalletti, che invece si è lasciato andare così: «Salah è un grande giocatore, diventa difficile da fermare negli spazi. Ha velocità aggiunta a tecnica e così ti fa male».
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