Rivali da sempre e per sempre. Anche in tema di politica sportiva, dove la Lazio «governa» in Lega e la Roma è all’opposizione con la Juve. Nella rivoluzione culturale partorita dall’ultimo turno, però, c’è spazio anche per l’umore della piazza, che ha subito più o meno lo stesso saliscendi dei risultati.
rassegna stampa
Lotito multato ma vincente. Pallotta chiede spiegazioni
I due presidenti di Roma e Lazio vivono due momenti esattamente opposti. Intanto a Trigoria viene esposto uno striscione di contestazione a Pallotta
QUI LAZIO «Una giornata storica», l’ha definita Lotito. Per il sorpasso sulla Roma, certo, ma anche per il pieno d’amore che la sua Lazio ha fatto allo stadio. La sua Lazio e non lui, perché nei suoi confronti, anche domenica, non sono mancati i soliti cori contro della curva nord. Ma i successi e il calore che la formazione di Pioli sta riscuotendo sono comunque figli del lavoro di Lotito e del d.s. Tare. È passato solo un anno (sembra invece un secolo) da quando l’intera tifoseria laziale, non solo la curva, lo invitava a liberare la Lazio. Oggi (al netto di quei cori, sempre più sporadici peraltro) il clima è completamente cambiato. E il profilo basso adottato mediaticamente da Lotito contribuisce ulteriormente a rasserenare l’ambiente. In un contesto così idilliaco passa quasi in secondo piano la multa di 10 mila euro euro inflitta ieri a Lotito (identica sanzione alla Lazio) per le frasi pronunciate contro il d.g. dell’Ischia Iodice. Ma questa è un’altra vicenda.
QUI ROMA Adesso la luna di miele con la proprietà sembra finita. I tifosi sembrano scoprire che in 4 stagioni Usa non si è vinto nulla e adesso c’è da difendere anche il posto in Champions in una stagione per certi versi storica vista l’assoluta insignificanza di Milan e Inter. Domanda: quando ricapiterà una congiunzione astrale così favorevole? A questo punto per il presidente Pallotta – che ieri ha chiesto spiegazioni ai dirigenti – si prospettano momenti duri, vista anche la concomitante e meritoria lotta agli ultrà violenti (i «fottuti idioti»), che domenica infatti non hanno mancato di insultarlo e ieri a Trigoria hanno messo questo striscione: «This fucking idiot gonna pay you, mother fucker». In ogni caso, col fair play finanziario da ottemperare, i circa 50 milioni della Champions sembrano decisivi per le ambizioni. Per questo anche sul fronte mercato tante trattative sono congelate in attesa di certezze. A Trigoria dicono: siamo tutti sotto esame, ma se il processo di americanizzazione proseguirà di sicuro, pare difficile che Pallotta faccia a meno del d.g. Baldissoni. Più sfumata la posizione di Sabatini che, dopo l’autocritica, in privato parla di possibili dimissioni. Di sicuro, in 4 stagioni, finora solo per la prima squadra sono arrivati 50 giocatori, movimentando in uscita oltre 250 milioni con esiti non vincenti. Ora sembra essere lui il capro espiatorio, ma se un suo eventuale addio dovesse portare a una sostituzione con suo uomo di fiducia (Massara o Sensibile), parrebbe solo un’operazione di facciata e non un vero rinnovamento. I tifosi gradiranno?
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