rassegna stampa

L’Olimpico, uno stadio senza pace. Vuoto o pieno è sempre polemica

Mercoledì sera, dopo 5 mesi, all’Olimpico c’erano quasi 60mila spettatori (55.612 recitava il dato del botteghino), il piano sicurezza era stato messo a punto nei dettagli, ma le cose non sono andate per il verso giusto e a ridosso del...

Redazione

Mercoledì sera, dopo 5 mesi, all’Olimpico c’erano quasi 60mila spettatori (55.612 recitava il dato del botteghino), il piano sicurezza era stato messo a punto nei dettagli, ma le cose non sono andate per il verso giusto e a ridosso del fischio d’inizio c’erano migliaia di tifosi in fila. Inferociti, visto che si trattava di un giorno lavorativo e molti non avevano potuto andare all’Olimpico in anticipo.

Oggi se ne discuterà durante il Gos di Roma-Palermo, intanto ieri hanno preso posizione sia la Questura che il club. La Roma lo ha fatto tramite Carlo Feliziani, delegato alla sicurezza: «Ci sono stati problemi in fase di afflusso — ha spiegato alla radio ufficiale —. Il sistema andrà rivisto perché in campionato con 25mila spettatori funziona, ma con 60mila no, come abbiamo visto in Italia-Inghilterra di rugby. Capiamo le esigenze degli spettatori. Nell’area di prefiltraggio le forze dell’ordine devono effettuare controlli molto rigidi per le nuove norme antiterrorismo e quindi si corre il rischio di ritardare l’ingresso, poi prima dell’accesso ai tornelli c’è il controllo da parte degli steward. L’ultimo ingresso, Distinti Nord-Est, è avvenuto alle 21». Un quarto d’ora dopo il calcio d’inizio.

Secondo Roberto Massucci, capo di Gabinetto della Questura però, «parlare di “sconcerto” per una gara che ha restituito dignità e civiltà all’Olimpico mi sembra assurdo — ha detto a “Rete Sport” —. Sono io ad essere sconcertato per questa enfasi. Si sono verificati alcuni problemi per difetti strutturali, che hanno creato eccessivo disagio, dobbiamo migliorare». Alle parole di Massucci si è poi affiancato anche un comunicato della Questura: «Nella fase di prefiltraggio si sono registrate attese eccessive, sulle quali si interverrà con correttivi strutturali ed organizzativi. Due spagnoli sono stati sottoposti al Daspo perché in possesso di petardi, così come due romanisti. Inoltre è stato identificato un gruppo di ultrà a ponte Duca d’Aosta, radunatisi con il possibile intento di attuare forme di ritorsione verso altri tifosi. Quest’ultima circostanza dimostra come sia ancora lungo il percorso di legalità».

(C. Zucchelli)