rassegna stampa

L’ironia di Iturbe: «Sono ancora una pippa»

L'attaccante argentino si è confidato ieri ai microfoni dell'emittente radiofonico ufficiale.

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L’Iturbe che non ti aspetti. Ironico e spigliato, quel tanto che basta per fargli dire che «finora sono stato un po’ una pippa». Ride l’attaccante, nonostante in questi due mesi sia stato costretto a convivere con un infortunio che ne ha limitato il rendimento: «Sono stato più dal fisioterapista che in campo e non è facile. Ho preso tante botte nella mia breve carriera, ultimamente ho pensato che è arrivato il momento di rispondere e dare qualche colpo anche io». Iturbe tira fuori la grinta, ma i lampi che hanno convinto la Roma a spendere quasi 28 milioni (comprese le commissioni) per prenderlo si sono visti solo a tratti: «Lavoro per crescere e perché non sono ancora un campione». Sulla sua strada ne ha incrociati due, Totti e Toni: «Pepperoni (testuale, ndr ) dice che posso diventare uno dei primi 5 al mondo, ma è perché gli ho fatto fare tanti gol... Scherzi a parte, quando sono arrivato a Verona mi ha parlato e insegnato tanto. Francesco? Quando ci giocavo contro non mi sembrava una grande persona, invece ho scoperto un grande uomo, oltre che un calciatore unico».

LJAJIC A contendere domani a Iturbe un posto tra i titolari, oltre a Destro, ci sarà anche il serbo. Raccontandosi a Roma Tv ha confermato che quest’anno la Roma «vuole vincere qualcosa» e poi ha speso parole al miele per i suoi allenatori: «Mi piacerebbe dire tante cose su Garcia, spero di continuare a fare tante belle cose. Abbiamo una grande squadra e un grande staff: vogliamo vincere insieme. Mihajlovic? Lo rispetto tanto, è uno che dice le cose in faccia e questo è importante. È molto serio e preciso, è un piacere lavorare con lui, così come mi piacerebbe tornare a lavorare con Montella, il più forte di tutti».