rassegna stampa

L'Hall of Fame. Storia e cuore

(Gazzetta dello Sport – A.Pugliese) Con la faccia che guarda alla storia ed il cuore rivolto ai tifosi.

Redazione

(Gazzetta dello Sport - A.Pugliese) Con la faccia che guarda alla storia ed il cuore rivolto ai tifosi.

«Perché siamo custodi di una passione, ma sono loro i veri proprietari della Roma», dice Claudio Fenucci, uno dei due a.d. giallorossi. L'altro, Mark Pannes, è la mente della Hall of Fame, lanciata ieri a Trigoria: 85 giocatori della storia giallorossa, che scenderanno prima a 55 e poi a 11. L'Hall of Fame della Roma, appunto. Un tuffo nel passato giallorosso, cristallizzando per sempre la storia.

 

NOVITA' Negli Usa è un'istituzione ed è diffusissima negli sport d'élite (basket, baseball, football americano). In Italia nessuno ci aveva pensato prima della Roma, che si è spinta anche oltre: a votare, infatti, non sarà solo una commissione di esperti (il maestro Morricone e i giornalisti Sconcerti, Ferrajolo, Izzi e Giubilo), ma anche i tifosi registrati sul sito del club. Si parte lunedì e si andrà avanti per 11 settimane. «E alla fine uscirà la squadra dei sogni della Roma», dice Fenucci. Cinque nomi per ruolo (schema 4-2-1-3), via con i portieri. Il voto degli esperti peserà varrà 0,5, quello dei tifosi 1. A parità di valutazione, sarà scelto il giocatore con più voti dei tifosi. Unica condizione, aver smesso di giocare da almeno due stagioni. Ecco perché non c'è De Rossi e non c'è neanche Totti. «È gratificante far parte della storia della Roma e un giorno mi piacerebbe esserci anche io — ha detto il capitano della Roma — anche se quel giorno spero sia il più lontano possibile».

STADIO Ci sarà anche lui, quando non si sa. «Per ora Francesco lo celebreremo sul campo ancora tante volte — dice Pannes — anche se ci piacerebbe vederlo dal vivo anche nel nuovo stadio». Già, il nuovo stadio, dove la Hall of Fame verrà allestita vicino al museo. «Uno stadio che vogliamo fare come il più bello del mondo — continua l'a.d. americano — Ma non è facile, in Italia bisogna parlare con tante componenti». In questi giorni, tra l'altro, gli americani stanno visitando le possibili aree individuate da Cushman & Wakefield (Tor di Valle è in netto vantaggio su tutte). «Vogliamo portare la Roma in tournée ovunque: America, Asia e Africa — chiude Pannes — L'obiettivo è creare un marchio mondiale, giocare la Champions e gare di livello internazionale. E non vediamo l'ora di veder allenare Zeman. Ha un posto speciale nel cuore dei tifosi, con lui sono certo che sarà una stagione fantastica».

BRASILE Intanto Baldini è in missione in Brasile, dove ieri sera ha assistito a Corinthians-Santos, semifinale di ritorno della Libertadores. Lì il d.g. vedrà come chiudere con Castán e parlerà con Dodò (che potrebbe anche tornare a Roma con lui, sabato). Poi darà un'occhiata a Ralf, Arouca e Ramon, riscatterà Marquinho, valuterà Thomas (Flamengo) e proverà ad aprire trattative per Juan e Simplicio.