Ieri Walter Sabatini ha svuotato il sacco, parlando non solo di mercato ma un po’ di tutto per più di mezz’ora. Come evidenzia Andrea Pugliese su La Gazzetta dello Sport, il DS ce l'ha anche con la stampa rea a suo dire di non coccolare a modo la Roma. «Le partite le perdiamo noi, non la stampa. Ma credo esista un linguaggio diverso: verso i dirigenti, spesso insultati e vilipesi e verso i giocatori. Che se si sentono dire che sono deboli alla fine si convincono di esserlo».
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Le verità di Sabatini «Gervinho grande. Iturbe? Lo rifarei»
«Siamo nel vivo di una battaglia con 5-6 squadre che lotteranno fino alla fine per lo scudetto – dice il d.s. giallorosso –. Non solo Roma, Inter e Napoli, nel ritorno ci sarà anche la Juve».
«Sul mercato non faremo nulla, a meno che non ci siano situazioni come quella di Salah: un danno enorme. Benatia non arriverà, ci fidiamo dei nostri. Castan sta tornando, Rüdiger è stato distrutto ma Löw lo convoca nella Germania campione del mondo. Dà segnali da grande giocatore, difficilmente mi sbaglio. E anche Uçan lo riscatteremo, non voglio perderlo. Ha gesti da purosangue, ma devo rinegoziare con il Fenerbahçe». Che su quegli 11 milioni ci conta.
Come Sabatini conta su Iturbe.«A gennaio potrebbe andare via. Garcia non sarà d’accordo, ma a volte anche io non lo sono con lui. Ma a Manuel ho consigliato di giocare come in piazzetta, quando da bimbo giocava per strada. Ha bisogno di un calcio antico, adolescenziale, di togliersi da dosso il frigorifero dei soldi spesi per il suo acquisto». A bilancio 23,6 milioni (con commissione) più 2,5 di bonus. «Ma lo rifarei. E tra dare e avere, faccio sempre saldi attivi. E posso permettermi di anche di pagare un po’ di più qualche giocatore» .
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