Nella Lazio Felipe Anderson ha una storia iniziata bene con i derby e proseguita male, molto male. Col risultato che, alla voce derby vinti, per il brasiliano c’è ancora il numero zero, come evidenzia Stefano Cieri su La Gazzetta dello Sport.
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Lazio col chiavistello Anderson. E il tabù può interrompersi
Il brasiliano, grande protagonista nel gennaio 2015, non ha mai vinto un derby Felipe salta l’uomo e sa essere decisivo
Ll’11 gennaio 2015, nella sua prima stracittadina, giocò una delle sue partite più belle da quando è alla Lazio. Immarcabile per tutto il primo tempo, propiziò l’1-0 di Mauri e poi realizzò il 2-0. Nella ripresa arrivò la doppietta di Totti a riequilibrare la gara, ma per Anderson arrivò soprattutto il calcione rifilatogli da Astori che lo costrinse ad uscire a metà del secondo tempo.
L’appuntamento con la vittoria sembrava solo rinviato. E invece per Anderson e per la Lazio sono arrivate tre sconfitte nelle successive tre sfide con i giallorossi.
Le invenzioni di Anderson saranno ovviamente una delle armi più importanti a disposizione di Inzaghi domani all’Olimpico. Le sue serpentine possono mandare in tilt la difesa romanista ed è per questo che l’allenatore pare aver deciso di confermarlo nella posizione di attaccante esterno. Sarà dunque una Lazio col 4-3-3 per la gioia proprio di Felipe. L'alternativa, il 3-5-2, lo costringerebbe infatti a giocare centrocampista di fascia, ruolo che ha interpretato bene quando è stato chiamato a svolgerlo, ma che non gradisce particolarmente. G
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