La media gol è impietosa: 8 partite disputate da Wojciech Szczesny tra campionato e Champions e 13 gol subiti, più di uno e mezzo ogni 90’. Giovanni Cervone e Ivan Pelizzoli però difendono l'estremo difensore polacco, dandogli fiducia e giustificando le sue prestazioni anche per una Roma troppo 'instabile'. «È vero, è così – conferma Cervone – è difficile giocare in una squadra come la Roma che ha una fase difensiva pazzesca. E non in senso positivo. Quando un portiere gioca con i piedi e ama rischiare può capitare un errore, ma Szczesny non si discute. Ha fatto parate importanti, come quella con la Juventus su Bonucci e quella a Frosinone su Tonev, poi magari lo ha condizionato l’infortunio con il Barcellona, ma il suo valore non può essere contestato. La partita contro il Bayer ha visto la Roma giocare bene davanti – analizza ancora Cervone – ma i tedeschi spuntavano davanti al portiere ed era impossibile arginarli. L’errore sul terzo gol? Forse ha fatto un passo di troppo, ma parliamo di qualcosa di veniale». Come riportato nell'edizione odierna de "La Gazzetta dello Sport", proprio dal gol di Kampl parte Ivan Pelizzoli: «Mi chiedo una cosa: se un giocatore della mia squadra fa un grande gol, il tiro della domenica diciamo, è bravo lui. Se lo fa un altro è una papera del portiere, non è così che funziona. Szczesny èl’emblema del portiere moderno. È bravo, sa giocare con i piedi ed è sicuro di sé. A me piace, sono certo che Garcia debba insistere con lui perché sa parare bene». Eppure, almeno in Champions, non è stato impeccabile e anche nel gol preso contro l’Empoli non è sembrato esente da colpe: «Non credo che abbia sbagliato lui – dice ancora Pelizzoli –. La Roma è una squadra in cui i singoli sbagliano in difesa e anche il gruppo sembra avere problemi dietro, per cui quando ti si presentano giocatori da tutte le parti è come se dovessi parare ogni volta un calcio di rigore. E poi a Roma c’è la brutta abitudine, come a Napoli o in altre piazze molto calde, di esagerare sempre con i giudizi. Penso anche a De Sanctis, quando è entrato col Barcellona mi sono detto: «Sono contento per Morgan», ma sono rimasto stupito dalla gente che lo fischiava e faceva battutine tipo: “Non ci vede bene”. Ma come si fa? La Roma ha la fortuna di avere due ottimi portieri, se la squadra li aiuterà saranno una risorsa preziosissima».
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La Roma vista da dietro: «Non sparate sul portiere»
"E' difficile giocare in una squadra come la Roma che ha una fase difensiva pazzesca. E non in senso positivo. Quando un portiere gioca con i piedi e ama rischiare può capitare un errore, ma Szczesny non si discute"
(C. Zucchelli)
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