La Roma passa dove non sono passate le altre. Sul difficile campo di Marassi si sono fermate Juventus, Milan e Napoli, ma Spalletti torna dalla Liguria con tre punti pesantissimi in tasca e soprattutto i giallorossi ritrovano quella vittoria in trasferta che gli mancava da fine ottobre.
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La Roma si scopre cattiva. Battuto il Genoa sulla lotta
Spalletti torna dalla trasferta di Marassi con tre punti in tasca, i giallorossi tornano a vincere lontano dall'Olimpico dopo oltre due mesi
Punteggio di misura, un 1-0 viziato dall'autogol di Izzo, che basta e avanza per tornare a Trigoria con il sorriso stampato in faccia. La Roma si è dovuta affidare ai guantoni di Szczesny, determinante con due interventi miracolosi. Un successo importante, conquistato con maturità, senza troppa brillantezza in mezzo al campo e con pochi sprazzi di bel gioco, ma frutto di cattiveria e determinazione.
Al Ferraris è andata in scena una partita tatticamente molto valida: schieramenti tattici speculari, con entrambi i tecnici che scelgono il 3-4-2-1. Molti «uno contro uno» e partita che si sviluppa sul duello a centrocampo tra Cofie-Nainggolan. Il Genoa perde da subito Perin per un problema al ginocchio, ma il portiere riesce comunque a compiere un miracolo su Dzeko. Poi il Genoa ha iniziato a spingere sulle fasce più di quanto facessero gli ospiti. Laxalt e Ocampos hanno messo ansia a Rüdiger e Bruno Peres sul fianco destro giallorosso. Proprio da quel lato arriva l'episodio che sblocca la partita: un cross di Bruno Peres viene deviato da Izzo nella propria rete, è il secondo autogol del difensore genoano in stagione, il primo nel derby contro la Samp.
La chiave di volta dell'incontro, però, non è alcun episodio, bensì l'atteggiamento della squadra di Spalletti. Nel primo tempo la Roma è stata esemplare per cipiglio e non si è fatta intimorire dall’intensità dei rossoblù. Il Genoa ha avuto un baricentro medio molto basso, la Roma rimaneva più alta. L'avversario morde? I giallorossi mordono di più. Il calciomercato ha tolto a Juric due giocatori importanti come Pavoletti e Rincon, il Grifone non aveva le stesse certezze e il tecnico ha cercato di arrangiarsi, peccando un po’ troppo di presunzione, schierando cinque giocatori offensivi. I rossoblù sono usciti alla distanza e Spalletti non ha avuto paura di coprirsi: la Roma ha finito con un 5-3-2 e si è chiuso mentre i padroni di casa continuavano ad aumentare il ritmo. Semi-miracoloso Szczesny nel recupero su tiro di Ocampos, che avrebbe riacciuffato il pari. La Roma riparte dalle certezze, quelle che vengono date da questi risultati utili e trovati col sudore della fronte.
(La Gazzetta dello Sport)
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