Chissà se il presidente Pallotta cambierà idea su Totti, assistendo al "Kobe Bryant day". I fatti sono noti: Francesco Totti è in scadenza a giugno e la Roma vorrebbe che lui passasse direttamente nello staff dirigenziale, attaccando gli scarpini al chiodo anche se il dieci romamista vorrebbe continuare a giocare un'altra stagione. Le dichiarazioni di Spalletti riguardo le difficoltà fisiche del Capitano hanno contribuito alla presa di coscienza dei tifosi su un suo addio imminente. L'emergenza, però, ha scaraventato Totti in campo col Bologna e il fantasista ha dimostrato che in questo calcio italiano di seconda fascia, a minutaggio ridotto, può ancora starci. Quindi, cosa fare?
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La Roma «riscopre» Totti. L’addio ora si allontana
Il club lo preferirebbe dirigente, ma dopo la prova con il Bologna il capitano vuole continuare. Senza rinnovo, futuro in Usa o in Arabia
La prestazione del dieci è andata oltre l'assist vincente per Salah ed è arrivata alla certezza che Totti, a determinate condizioni e contro determinati avversari, a dispetto del gps, può ancora incidere. E quindi risalta il silenzio che intercorre tra Pallotta e Totti, con la dirigenza nel mezzo senza potere decisionale e le dichiarazioni delle parti sempre più discrepanti tra loro. Da Trigoria dicono che Pallotta ha detto a Totti che non gli avrebbe rinnovato il contratto e la famosa frase "deciderà lui cosa fare" sarebbe riferita a quando annunciare l'addio. Sul versante Totti dicono che questa chiarezza paventata, in realtà, non c'è mai stata e che fino ad un anno fa gli era stata data carta bianca. Per tirarsi fuori dall'equivoco, alla Roma c'è stata anche la tentazione di produrre un comunicato che spiegasse la posizione del presidente ma il timore di fondo è che Pallotta possa cambiare idea. Sa bene che sarebbe impagabile mediaticamente un'ultima stagione di Totti. E allora ci si chiede: dato che l'ingaggio non è un problema (Totti giocherebbe anche gratis), non si procede perché Totti sarebbe troppo ingombrante nello spogliatoio?
Allora si torna al punto di partenza per Totti: accettare i 6 anni di contratto da dirigente o continuare a giocare all'estero? L'impressione è che la seconda ipotesi prevalga al momento, con due scenari differenti. Da un lato il calcio americano, dall'altro quello arabo. La famiglia Totti sarebbe più attratta da questa prima soluzione anche se la seconda gli permetterebbe di riflettere un altro anno sul da farsi anche se, riguardo ad una possibile collaborazione dirigenziale a Trigoria, il Capitano sembra aver perso i riferimenti umani all'interno della Roma. Per la cronaca, anche nel mese di marzo la maglietta di Totti rimane la più venduta. Chissà che Pallotta non pensi anche a questo.
(M. Cecchini)
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