rassegna stampa

La Roma per il brivido del -5. L’Inter per evitare il tritatutto

(Gazzetta dello Sport – G.Vernazza) Una notte a meno cinque, è il tema del week-end appena cominciato. Il brivido caldo del riavvicinamento.

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(Gazzetta dello Sport - G.Vernazza)Una notte a meno cinque, è il tema del week-end appena cominciato. Il brivido caldo del riavvicinamento. Alla Roma basterà battere il Cagliari domani pomeriggio - «mission very possible» - per godersi 24 ore a cinque punti dalla Juve. Lunedì sera la capolista ospiterà il Livorno allo Stadium e con ogni probabilità risalirà a più otto. Tutto può succedere, il calcio è imprevedibile per natura, ma oggi come oggi è difficile immaginare che la Juve - a sette turni dalla fine - scialacqui tanto vantaggio, sebbene debba passare attraverso la strettoia dello scontro diretto all’Olimpico alla penultima giornata.

Ecco, qui sta il nodo più grosso: Antonio Conte il suo terzo scudetto di fila da allenatore deve incassarlo prima di quel giorno. Se la Juve arrivasse al fine settimana del 9-11 maggio senza la certezza aritmetica del titolo, sarebbero guai. Il calendario aiuta i bianconeri: prima del faccia a faccia a Roma, i campioni in carica avranno Livorno (lunedì), Udinese, Bologna, Sassuolo e Atalanta. Non che la Roma debba affrontare chissà chi - unico incrocio molto pericoloso quello con la Fiorentina, a Firenze la vigilia di Pasqua -, ma si fatica a individuare una partita trappola per la Signora: forse la trasferta di Udine, forse la mina vagante Atalanta a Torino. Tanti forse. La Juve è affaticata e «distratta» dall’Europa League, però da qui all’auto-distruzione ce ne passa.

Il sabato del campionato offre il derby di Verona e Inter-Bologna. In Serie A la stracittadina veronese è giovane, appena tre le partite disputate, due nel 2001-2002 e una nell’andata di questo torneo. Il bilancio sorride al Chievo, due vittorie a una. L’Hellas soffre i vicini di casa e ci spingiamo a dire che un’altra sconfitta, dopo quella subita un girone fa, agli occhi dei tifosi macchierebbe la splendida stagione dei gialloblù di Andrea Mandorlini. Attenzione a questa partita, incubatrice di una rivalità quasi tribale. L’Inter attraversa una nuova fase ribassista. Grazie a un filotto di risultati aveva superato lo choc della batosta di Torino contro la Juve due mesi fa, ma la sconfitta con l’Atalanta e i pareggi con Udinese e Livorno hanno di nuovo incartato classifica, gioco e sentimenti. C’è il concreto rischio di replicare lo sciagurato finale della stagione scorsa, chiusa al nono posto con 54 punti. Sarebbe ridicolo concentrarsi sulla difesa del quinto posto dagli assalti del Parma e dell’Atalanta, meglio insistere nell’inseguimento della Fiorentina. Viste le aspettative dell’estate la quarta piazza non rappresenterebbe la valle dell’Eden, ma permetterebbe a Walter Mazzarri di rivendicare un netto miglioramento di posizioni rispetto a un anno fa. Al di là della classifica, nelle partite che restano l’allenatore dovrà dimostrare di essere padrone del mezzo. Stasera non ha scelta: deve battere il Bologna con prestazione convincente, altrimenti finirà nel tritatutto.