Poteva portarsi a casa il pallone per la seconda volta in 4 giorni Edin Dzeko, se solo avesse indirizzato meglio quel pallone mandato di testa sopra la traversa in chiusura di primo tempo. Come riportato nell'edizione odierna de "La Gazzetta dello Sport", venti partite e 17 gol: solamente Messi e Cavani hanno segnato di più in Europa, il rendimento resta superiore a quello di Batistuta nell’anno del terzo scudetto. «Ma se giochiamo così diventa sempre tutto più difficile. Evidentemente eravamo contenti del 2-0, abbiamo perso troppe palle, non abbiamo giocato meglio di loro. Non dobbiamo avere paura. Resta la vittoria».
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La Roma guarda la classifica
Dzeko nel post-gara: "Abbiamo perso troppe palle, non abbiamo giocato meglio di loro. Non dobbiamo avere paura. Resta la vittoria"
«Sono 3 punti importantissimi – concorda Daniele De Rossi, che ha preso posto e fascia di capitano da Nainggolan, raccogliendo la 400esima presenza in serie A – le partite che iniziano così facili nascondono insidie: il Pescara ha pochi punti ma ha sempre giocato bene. Siamo stati bravi, abbiamo vinto una partita sporca. Anche la Juve è giustamente la più forte, ma spesso ha rischiato. Però sono d’accordo con Dzeko, se giochiamo così il derby non lo vinciamo. Il cammino della Lazio renderà la sfida eccitante. è più forte del Pescara. Per tanti anni siamo stati etichettati come una delle squadre più belle d’Europa, ma molto spesso abbiamo giocato così, con le ripartenze. Gli interpreti di allora erano diversi, c’erano Taddei e Mancini, qui ne abbiamo altri forti che però hanno meno qualità difensive. Se tu tieni palla non puoi prendere gol, mi sembra lo disse Liedholm e stavolta non lo abbiamo fatto. La classifica è cortissima, è ridiventata umana per il primo posto. Le 400 presenze? Arrivati a un certo punto 250, 300 o 400 presenze non cambia tanto, l’importante sarebbe metterci qualche trofeo, siamo veramente affamati».
(F. Oddi - C. Zucchelli)
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