La Roma e Pjanic. Se va via Giotto basterà Gerson?

Nonostante le parole di Pallotta: «Pjanic e Nainggolan non si vendono», fa bene il bosniaco a dire che nel calcio non si sa mai. Su Pjanic, però, a Trigoria non hanno l'ultima parola. Se una squadra si presenterà con 38 milioni e l'assenso del ragazzo, la Roma non potrebbe opporsi alla cessione. Se poi il fantasista rimarrà bisognerà rinnovargli il contratto per evitare il rischio di perderlo a zero successivamente. Nel caso in cui Pjanic partisse, la Roma avrebbe in casa la soluzione alternativa. È Gerson, ora al Fluminense, sul quale la società conta molto. «Ora sta giocando male, ma io ci conto. È fortissimo», ha detto giorni fa il ds Walter Sabatini. Dichiarazioni a cui hanno fatto seguito quelle del d.g. Mauro Baldissoni: «Gerson è considerato il miglior talento a livello mondiale tra i centrocampisti Under 20, almeno così ci ha riferito chi lo voleva a tutti i costi, come il Barcellona». Anche se caricare di così pesanti responsabilità un ragazzo così giovane sembra imprudente.

In questa stagione, intanto, il bosniaco è arrivato a 10 gol e 8 assist. Se si pensa che uno come Pogba ha segnato 8 reti e prodotto 9 assist si capisce come l’incidenza del bosniaco sulla stagione della Roma sia altissima e forse anche imprescindibile. Anche le statistiche parlano chiaro: 2,38 occasioni create a gara, 0,34 assist, 31 verticalizzazioni e — soprattutto —  4,97 palle recuperate a partita e 1,53 palloni intercettati. Un apporto fondamentale in fase offensiva e difensiva.

Ieri Benatia era a Roma per seguire gli internazionali. Si era sparsa la voce che il marocchino si fosse incontrato con Massara ma da Trigoria hanno smentito categoricamente. Secondo Sabatini, il difensore «Si sta offrendo a molte squadre italiane, ma le possibilità che torni al momento sono poche». Solo il mercato darà risposte definitive.

(A.Pugliese)