rassegna stampa

La Roma di Spalletti prova a specchiarsi nella più bella del reame

Il tecnico giallorosso si tuffa sul big match di oggi pomeriggio: «Come gioco il Napoli è la squadra migliore: dovremo dare il massimo per essere al suo livello»

Redazione

Luciano Spalletti oggi ci proverà lo stesso, nonostante le assenze di Strootman e Bruno Peres e nonostante un Nainggolan ancora lontano dalla forma migliore. La sfida di Napoli, però, è troppo importante per non crederci lo stesso, scrive Andrea Pugliese su "La Gazzetta dello Sport". Il tecnico sperava di recuperarlo Strootman, anche se ieri, prima dell’allenamento, aveva precisato: «In nazionale ha giocato due partite senza allenarsi mai, speriamo di risolvere questo problema alla schiena». Speranza che si è poi rivelata vana, con l’allenamento che ha portato in dote l’altra brutta notizia della giornata: il forfait di Bruno Peres, che in uno degli ultimi scatti ha avvertito un problema all’adduttore. Formazione stravolta con Florenzi pronto a tornare a fare il terzino destro e Nainggolan dentro come incursore, alle spalle di Dzeko (ma anche lui non sta benissimo).

Dall’altra parte mancherà Milik, qualche giorno fa lui stesso disse che l’assenza del polacco non avrebbe spostato molto, perché il Napoli restava forte. «Come gioco espresso è la migliore: per qualità, continuità e completezza della fase difensiva ed offensiva. Noi in alcune partite non siamo stati all’altezza, dovremo dare il massimo. Se ci riusciremo dimostreremo anche di non essere un gradino sotto il Napoli, ma sulla sua stessa piattaforma. Siamo insieme a loro, anche se loro hanno un punto in più e questo vuole dire che, evidentemente, qualcosa in più hanno fatto». Merito anche di Callejon, che Spalletti ha lodato spesso come l’esterno migliore in Italia nel saper attaccare la linea difensiva alle sue spalle. «E chi giocherà dovrà essere bravo ad anticipare la “scappata”. Nel dubbio se accorciare sui piedi o scappare via, meglio la seconda, perché la palla alle spalle del difensore è quella che può far male».