rassegna stampa

La Roma chiede tregua e vittorie. Spalletti e Totti ora ci provano

"Le frizioni accadono ogni giorno nello sport in qualunque posto. Un allenatore sa gestirle e il nostro lo ha fatto" ha detto Pallotta. I due protagonisti dovranno sopportarsi ancora per poco: a fine stagione il capitano svuoterà il suo armadietto

Redazione

Dopo la discussione a Bergamo, Totti e Spalletti sono apparsi in video uno accanto all'altro. Massimo Cecchini su "La Gazzetta dello Sport" scrive di immagini in stile propaganda «Istituto Luce» trasmesse dal canale ufficiale, senza dimenticare lo sketch dei Tapiri costruito da «Striscia la notizia». Il capitano è serio quando parla di futuro: «Io comunque non smetto. Posso essere ancora utile alla Roma ma non dipende da me». L’allenatore è più burlone: «Io con lui sono arrabbiato perché in un quarto d’ora poteva fare 2 gol e ne ha fatto solo uno. Io rimarrò e Francesco pure per altri 6-7-10 anni».

Le cose importanti sono quelle dette dalla dirigenza a Spalletti. Il senso del messaggio è stato questo: «Vogliamo che tutti abbiano toni più bassi perché l’obiettivo della società è solo arrivare in Champions. Le questioni personali non contano». Anche perché tutti i protagonisti sanno che i due dovranno «sopportarsi» ancora per poco, visto che fra un mese Totti svuoterà l’armadietto per fine contratto. I manager hanno poi assicurato a Spalletti che saranno multati i protagonisti della «notte brava». Pallotta è sempre più convinto che sarebbe impossibile far convivere Totti e Spalletti un altro anno. E sui fatti di Bergamo dice: «Non è un caso. Le frizioni accadono ogni giorno nello sport in qualunque posto. Un allenatore sa gestirle e il nostro lo ha fatto».

Totti vuole continuare a giocare ed è pronto a farlo sia negli Emirati Arabi che in Nord America. E nella Roma sta lievitando anche l’idea di «aspettarlo» un anno prima di farlo dirigente, così da non perderlo come uomo immagine. Il capitano ha avuto un contatto con i New York Cosmos, ma c’è anche l’ipotesi del Miami di Nesta.

Questi i dettagli della "serata brava": si sono visti in camera Totti, Pjanic, Nainggolan e un quarto di incerta identificazione. I 4 però non hanno giocato a carte, ma sono stati al computer e hanno finito la serata intorno a mezzanotte e mezzo. Ciò però non ha placato l’ira dell’allenatore, che nello sfogo ha detto: «Questa ve la faccio pagare». A proposito di confessioni da spogliatoio, illuminante l’aneddoto raccontato da un atalantino: «Visto il gol che ci ha fatto, ho detto a Totti che era meglio se non entrava e lui mi ha risposto: “Mi sa che come te la pensa pure qualcun altro...”».