(Gazzetta dello Sport-S.Cieri/C.Zucchelli)Per ora, Roma batte Lazio 5-3 nella «partita Mondiale». Ma i biancocelesti sono in corsia di sorpasso e nelle prossime ore con ogni probabilità diventeranno 7, ribaltando il risultato. Vediamo come.
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Klose punta al record. Maicon “deve” vincere
(Gazzetta dello Sport-S.Cieri/C.Zucchelli) Per ora, Roma batte Lazio 5-3 nella «partita Mondiale». Ma i biancocelesti sono in corsia di sorpasso e nelle prossime ore con ogni probabilità diventeranno 7, ribaltando il risultato. Vediamo come.
Laziali in aumento E pronti ad invadere il Brasile. Si accinge a portare a termine la propria missione senza perdere un’unità. I sette giocatori biancocelesti preselezionati per il Mondiale sono infatti ancora tutti in ritiro con le proprie rappresentative e, salvo sorprese, saranno tutti in Brasile. Per tre di loro c’è la certezza assoluta: Antonio Candreva, Alvaro Gonzalez e Helder Postiga. Gli altri quattro (Biglia, Klose, Lulic e Onazi) devono ancora pazientare qualche ora, ma non dovrebbero esserci dubbi per nessuno di loro. Innanzitutto per Klose che in Brasile cercherà di raggiungere e superare Ronaldo (quello brasiliano) come miglior marcatore di tutti i tempi delle fasi finali dei Mondiali. Al Totem laziale manca un solo gol per raggiungere il Fenomeno, un altro ancora per superarlo. Con un gol staccherebbe anche Gerd Muller nella graduatoria all time dei marcatori tedeschi (attualmente sono entrambi a quota 68 reti). Meno ambiziosi sono invece i programmi degli altri tre laziali che attendono il sì definito. Per Lulic, Biglia e Onazi si tratterebbe del primo Mondiale. Non andranno però in Brasile solo per partecipare. Biglia, in particolare, che gioca con una nazionale (l’Argentina) tra le favorite per la vittoria finale.
Già sicuri Obiettivo che vale anche per almeno due degli altri tre laziali che hanno già il pass per Brasile 2014. Perché Candreva con l’Italia e Gonzalez con l’Uruguay possono fare sogni di gloria. Meno Postiga col Portogallo, ma i lusitani hanno Cristiano Ronaldo. Intanto tutti e tre possono brindare alla convocazione. Postiga lo sapeva già da qualche giorno. Candreva e Gonzalez lo hanno scoperto ieri. A loro, volendo, se ne può aggiungere un altro: Stefan De Vrij. Anche lui ha saputo ieri di far parte della lista dell’Olanda. Non è ancora un giocatore della Lazio, ma presto può diventarlo.
E i romanisti? Per uno, De Rossi, che sogna di raggiungere in Brasile le 100 presenze azzurre, ce ne sono altri 3 (Pjanic, Gervinho e Torosidis) che si accontenterebbero di fare bella figura. E poi c’è Maicon che in valigia ha messo lo sco modo ruolo di favorito: il Brasile vuole e deve vincere il torneo. E il terzino della Roma lo sa bene: «Avremo gli occhi puntati addosso, ma io non vedo l’ora. Volevo far parte di questo gruppo da quando Scolari è diventato c.t., ma a Manchester giocavo poco. Ho cambiato squadra ed è stata la scelta giusta». Dice, ancora Maicon, che nessuno in squadra «ha mai vinto il Mondiale e vogliamo fare la storia», cosa che a De Rossi, invece, è riuscita nel 2006. Lui è alla terza competizione iridata, il brasiliano alla seconda, Torosidis anche, Pjanic invece è al debutto, come tutta la Bosnia. È emozionato e non fa fatica a raccontarlo: «Stiamo facendo qualcosa di storico, ma al tempo stesso vogliamo divertirci. E superare il girone». Compito non proibitivo, visto che, oltre all’Argentina, se la dovrà vedere con Nigeria e Iran. Stesso discorso per la Costa d’Avorio di Gervinho, che avrà il derby con Torosidis e poi le sfide con Giappone e Colombia. Avrebbe voluto esserci anche Mattia Destro, tagliato da Prandelli. Tanta delusione ma nessun dramma: tra qualche mese si sposa.
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