Difficile ma non impossibile. Prima si gioca, poi si vede. Più o meno la pensano tutti così gli allenatori che la Gazzetta dello Sport ha interpellato in un articolo a firma Sebastiano Vernazza per analizzare il sorteggio della Roma in Champions.
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«Il Real ha dei punti deboli»
E' il pensiero di Leonardo, Cesare Prandelli e Alberto Zaccheroni sul sorteggio di Champions capitato alla Roma
Che ottavi saranno per la Roma? Rispondono, in ordine alfabetico, Leonardo, Cesare Prandelli e Alberto Zaccheroni.
«Juve e Roma hanno “pescato” avversari difficili, - dice Leonardo - ma non credo che Bayern e Real Madrid siano contente di affrontare due squadre della Serie A, giocare contro le italiane è complicato per chiunque. Lo sfavore dei pronostici può costituire un vantaggio. No, non sarei così pessimista. Il Real è avversario abbordabile, alla portata della Roma, perché somma grandi individualità, ma non ha ancora trovato la formula di squadra. Soffrono di alti e di bassi, in questo fine settimana hanno perso col Villarreal. Non sono così stratosferici come appaiono».
«Nessuna sfida è mai chiusa prima di cominciare. - dice Cesare Prandelli - La Roma dovrà sfruttare le grandi doti di Pjanic, Gervinho e Salah negli uno contro uno e preparare ripartenze alte, negli ultimi 30-40 metri, non i contropiede lunghi in stile anni Settanta».
Alberto Zaccheroni ha una sua opinione «Il Real mi convince molto meno del Bayern: non ha ancora ritrovato l’autostima giusta né l’alchimia di squadra. A centrocampo abbondano in qualità, ma difettano in quantità. Modric detta i tempi, però non è un rubapalloni. Neppure gli attaccanti madridisti sono dei fenomeni nel recupero della palla. Bisognerà buttarsi, senza paura, come fece il mio Milan col Barcellona. Loro erano strafavoriti, con cifra tecnica superiore, e noi vincemmo 2-0 al Camp Nou».
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