(Gazzetta dello Sport - C.Zucchelli)Ventisette anni. Tanti ne sono passati da quando Giancarlo De Sisti, nel 1979, ha lasciato la Roma, a quando ha fatto lo stesso Damiano Tommasi nel 2006. In mezzo, gente che ha conquistato solo una Coppa Italia, come Ruggiero Rizzitelli, ma è entrata nel cuore dei romanisti, e uomini che invece lo scudetto, vedi Mangone, Righetti, Nela, Tommasi, Pruzzo e Iorio, lo ha vinto eccome. A loro, a undici protagonisti della Roma degli ultimi 30 anni, abbiamo chiesto un giudizio su chi oggi sta facendo volare la squadra giallorossa. Ogni giocatore della «nostra» formazione di ex romanisti giurati è stato chiamato a esprimere un parere sul suo alter ego nella squadra di oggi. Chissà, per esempio, se il Michael Konsel 35enne che nel 1997 arrivò alla Roma avrebbe parato come De Sanctis, o se De Sanctis con la difesa di Zeman sarebbe stato il portiere meno battuto d’Europa. Difficile, molto difficile.
rassegna stampa
Il Principe incantato da Pjanic
(Gazzetta dello Sport – C.Zucchelli) Ventisette anni. Tanti ne sono passati da quando Giancarlo De Sisti, nel 1979, ha lasciato la Roma, a quando ha fatto lo stesso Damiano Tommasi nel 2006.
CONFRONTI Come può, «Tarzan» Annoni, non rivedersi nella cattiveria di Maicon? Ubaldo Righetti, invece, di Castan apprezza l’esperienza che cresce anno dopo anno, un po’ come accadde a lui, campione d’Italia a 20 anni. «Non è il leader del reparto, deve essere guidato. Ma con Benatia e con De Rossi che si schiaccia tra i centrali, le tessere si incastrano e diventa difficile superarlo». Domenica ci sarà Burdisso al suo posto, mentre a sinistra uscirà Dodò per rifare spazio a Balzaretti: «Contro il Chievo, Dodò non ha sfruttato l’occasione – analizza Sebino Nela –. Fisicamente sta bene, è sotto l’aspetto tattico che deve crescere». È cresciuto, e tanto, Miralem Pjanic. «Per quello che ha fatto vedere quest’anno, i 30 milioni che il Manchester United vorrebbe spendere per lui li vale tutti - spiega Giannini -. Ma non credo che la Roma se lo farà scappare, è un patrimonio». Lo sarebbe anche Adem Ljajic, in cui Maurizio Iorio si rispecchia: «Ha grande fantasia, quando diventerà continuò sarà devastante». Aspettando, la Roma si è consolata con il primo gol di Marco Borriello, vice-Totti ma non per caratteristiche: «A una punta si chiedono i gol, Borriello lo ha fatto. Punto». Parola di Roberto Pruzzo, uno che se ne intende.
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