L’Olimpico, come noto è uno stadio dall’accesso complicato in una città perennemente congestionata. Roma e Lazio ci giocheranno ancora per qualche anno; e i controlli di sicurezza resteranno tali finché lo richiederà l’allerta terrorismo; quindi, se tra perquisizione della borsa e metal detector se ne vanno almeno 2’ a persona, l’intoppo, con conseguente fila, diventa inevitabile appena si alza il numero degli spettatori, oltretutto in un giorno infrasettimanale, scrive Alessandro Catapano su "La Gazzetta dello Sport".
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Il Gos ha deciso: varchi liberi per eliminare le code
Saranno "liberalizzati" i varchi di accesso. Significa che da domani si potrà entrare, per esempio, anche dal varco della Nord per entrare in Tevere
Detto questo, è intollerabile che ci vogliano una o due ore per passare pre-filtraggi e tornelli. I controlli sono sacrosanti ma non si può chiedere alle persone di prendersi mezza giornata libera per andare a vedere una partita. Lo sa anche la Questura, bersaglio delle polemiche del post-Real, la quale ha ammesso di «dover migliorare il modello organizzativo». Il Gos riunito ieri mattina per fissare il piano sicurezza di Roma-Palermo ha almeno deciso un primo intervento concreto: «liberalizzare» i varchi di accesso. Significa che da domani si potrà entrare, per esempio, anche dal varco della Nord per entrare in Tevere. Non inciderà tanto su Roma-Palermo, quanto sugli appuntamenti del futuro. Ma non ci si poteva pensare prima del Real?
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