rassegna stampa

Il futuro in bilico di Benatia e le garanzie di un progetto

I fatti hanno detto che la politica del turnover alla lunga paga se questi avvicendamenti non portano ad un arretramento tecnico. È la forza di Walter Sabatini, che in questi anni s’è sempre mosso con accortezza.

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Le grandi manovre giallorosse di questi giorni ripropongono un quesito che aleggia da tempo. Che fine farà Benatia? Il difensore marocchino, reduce da un’eccellente stagione, è entrato nel mirino delle grandi d’Europa. Ma sinora la Roma ha difeso i suoi interessi con grande determinazione.E le mosse del club hanno in messo in riga il giocatore che pure a giugno aveva lanciato chiari messaggi d’impazienza. Radio-mercato scommette su un clamoroso cambio di maglia, visto che Barcellona e Chelsea sono a caccia di un centrale di livello. Ovviamente il direttore sportivo Sabatini lo sacrificherà solo in caso di una maxi-offerta (diciamo sui 35 milioni di euro), garantendosi un’altra plusvalenza da applausi, visto che la scorsa estate Benatia è arrivato da Udine con una spesa di «appena» 12 milioni.Guarda caso sono più o meno gli stessi denari che ora l’Olympiacos chiede per il promettentissimo Manolas, reduce da un’ottima Champions e da un eccellente Mondiale.La logica del ricambio non fa una grinza. Proprio l’estate scorsa s’è privata di Marquinhos per 35 milioni e sembrava un sacrificio enorme. I fatti hanno detto che la politica del turnover alla lunga paga se questi avvicendamenti non portano ad un arretramento tecnico.È la forza di Walter Sabatini, che in questi anni s’è sempre mosso con accortezza. Certo, qualche colpo va a vuoto, ma quando i programmi tecnici sono validi e i rischi vengono attutiti. Il calcio non è una scienza esatta. Per questo alla Roma piace puntare su più obiettivi. Non si sa mai.