rassegna stampa

Il cattivo del derby «Ora mi aspetto un Lamela super»

(Gazzetta dello Sport – E.Esposito) È tifoso vero. Da sempre. «E per sempre». Alessandro Roja riesce a trovare il tempo per guardare la Roma anche quando è superimpegnato con il lavoro.

Redazione

(Gazzetta dello Sport - E.Esposito) È tifoso vero. Da sempre. «E per sempre». Alessandro Roja riesce a trovare il tempo per guardare la Roma anche quando è superimpegnato con il lavoro.

(...) Dopo aver interpretato il Dandi in Romanzo Criminale la Serie, non ha mai smesso di passare da un set e all'altro. Presto lo vedremo al cinema nell'ultimo film di Ferzan Ozpetek e in quello di Carlo Virzì, I più grandi di tutti, di cui è il protagonista con Claudia Pandolfi, e nel discusso e premiato film di Daniele Vicari Diaz, dove interpreta un poliziotto al G8 di Genova. Parla di Roma volentieri, ma fino a qualche tempo fa evitava per conflitto di interessi: la fidanzata, Claudia, è la figlia di Claudio Ranieri.

 

Domani sarà all'Olimpico?«Certe partite allo stadio non le vedo, sto troppo male. Sono appannato, non capisco che cosa succede in campo. In questi casi preferisco la tv».

È stato così anche nell'ultimo derby?«Ero a Praga a girare un film-tv per Rai 1, L'Olimpiade Nascosta. Ma l'ho visto: eravamo due romanisti e un laziale. Alla fine mi sono arrivati mille messaggi, tipo "Miro e poi ti prendo"... Però una sconfitta non cancella 5 vittorie. Oh, noi abbiamo vinto col gol di Cassetti, mica facile da accettare per un laziale... E poi c'è un'altra cosa».

Dica.«Non ho sofferto molto perché ero già entrato nella prospettiva del cantiere, di una Roma in costruzione. Quella gara l'abbiamo persa perché ci siamo sentiti troppo belli e credo che alla fine sia servita a molti giocatori per capire Roma».

Quindi lei crede nel Progetto?«Sì, basta sapere che non è un progetto a un anno e che serve pazienza. Oltretutto a Luis Enrique la squadra è stata data tardi. Bisogna farlo lavorare tranquillo. L'esonero? Sarebbe un problema, non credo ci sarà, la società è compatta. Lui ha grande personalità e soprattutto un'idea: deve avere il tempo per attuarla».

L'esclusione di De Rossi a Bergamo?«Non mi ha scioccato. La squadra ha delle regole e se arrivi con 4 minuti di ritardo è una mancanza di rispetto. E poi davvero pensate che con De Rossi avremmo vinto? Dai... Agendo come Luis Enrique responsabilizzi i giocatori, è sempre un discorso in prospettiva. Chi si inseriva meno in certe logiche è stato allontanato».

Domani come finisce?«Lazio e Roma sono diversissime, loro sono più quadrati, noi capaci di qualsiasi cosa, proviamo a fare il meglio ma ogni tanto sembra che il meccanismo non si inneschi».

Ma vivono entrambe momenti difficili.«La Lazio no, è terza, io sarei contento. Anche del mercato, hanno preso Klose a parametro zero, sono riusciti a piazzare subito Cisse, mica male...».

A proposito, Klose mercoledì si era fatto male. Ma ci sarà.«Senza di lui la Lazio avrebbe perso tantissimo, ma io voglio vincere con il tedesco in campo. E voglio vedere un partitone di Lamela, un Totti ispirato, un colpaccio di De Rossi...».

E Borini?«È un esempio per tutti i giocatori. Accanto ha gente tecnicamente migliore di lui, se avesse i piedi di Lamela sarebbe Cristiano Ronaldo. Ma ha una testa e una volontà che gli permettono di dare il massimo in campo. È una furia. E lo sarà anche domani...».